e da un po' di tempo anche nel Consiglio Federale Nazionale dei Verdi e nel consiglio comunale di Ossona
CHI ASCOLTA DIMENTICA, CHI VEDE RICORDA, CHI FA IMPARA
uno dei libretti più divertenti e significanti, diciamo che lo usavamo
come critica a chi ci criticava.
buona lettura, grazie al buon cuore che l'ha linkato su fasbuk,
non potevo non copiare e incollare per il blog;
non un saggio ma filosofia pura,
o comunque quel che garba a chi ha sete di vita
Barbari / L'insorgenza disordinata
Crisso / Odoteo
Introduzione
Qualcuno ha notato che una delle maggiori astuzie di Marx
e stata quella di aver inventato il marxismo come lingua franca.
Fin dall'antichita e risaputo che I'arte della persuasione consiste
nel saper determinare, parlando o scrivendo, un preciso effetto
psicologico in chi legge o ascolta, ben al di la dei contenuti del
ragionamento svolto.
I Greci dicevano che persuadere significa «condurre a se gli animi».
Molte espressioni marxia-ne - e, si
potrebbe dire, lo stesso «rumore sottile» della sua prosa - hanno
affascinato, terrorizzato, reso emuli migliaia di lettori.
molteplici e plurimi significati per
una singola parola;
i riferimenti allo spazio siderale
innanzitutto, la passione per le stelle e per l'infinito (e per
l'archeoastronomia, dalle linee di Nazca a Avebury)
gli spazi sociali, o meglio, gli spazi
liberati, sottratti alla mercificazione della vita e alla sua
sistematica vendita (pensando a Foucault, la Biopolitica, intesa come
messa a sistema e valore, da parte del capitalismo, di ogni azione
umana).
Dicevamo, luoghi di cultura,
evoluzione, emancipazione, crescita, ribellione, sperimentazione,
elaborazione e ancora le parole non basterebbero per descriverne “la
vibrazione” evolutiva e creativa che si percepisce in quei luoghi
di avanguardia culturale, che ovviamente il potere poi sussume per
mettere a valore e spegnerne la spinta.
Spazio virtuale, che c'è e non c'è,
spazio web, c'è? Quanto incide e quali sono i parametri, se
esistono, di codificazione e valutazione per valutarne la portata?
Comunque sia, di spazio, nel nostro volgo contemporaneo, lo
definiamo e chiamiamo.
Spazio, muoversi nello spazio, poter
fare cose nello spazio; luogo o non luogo (pensando all'antropologo
francese Marc Augè e ai suoi studi), caratterizzato o anonimo.
Spazio, inteso come agibilità, il
poter muoversi nello spazio, l'agibilità politica di poter dire, di
poter fare, di poter incidere; per farla breve e intendersi, quella
che ti devi conquistare in ogni posto e in ogni situazione e, che non
ti concede mai nessuno; o sei schiavo, o suddito, o come dicono i
contemporanei, cliente, o... inizi a dare fastidio, se dimostri un
pensiero autonomo e svincolato dai pregiudizi e dal “branco” (che
poi, il branco è tale in quanto non ha ancora scoperto di essere
branco, ma si sente cumulo di individualità)
Questa breve, per ridare un minimo di
senso compiuto e mettere qualche puntino sulle i, sul perchè un
ecologista, poco avvezzo a questi stupendi e potenti mezzi
tecnologici, si è trovato a scrivere un blog.
Spazio, inteso come agibilità politica
e qui avanzerei le riflessioni sulla
gestione di alcuni gruppi fb e su come, con scuse, più o meno
campate in aria, ma sempre pretestuose, sono stato estromesso da
alcuni gruppi; non voglio riferirmi a quelli “paesani” che
comunque, in contesti urbani di meno di 5000 anime, hanno meramente
una funzione rappresentativa e, ahimè e ahinoi, molto spesso, danno sfoggio di
cyberbullismo; come dire dall'oro alla tolla, le confusioni sono
molte e gli studi sul “digital divide”, ovvero le nuove forme di
esclusione digitale, dopo l'illusione collettiva della possibilità
della e-democracy.
Da Ecologista e Verde condivido con voi il fatto che spesso troviamo poco spazio nei media tradizionali, guardate il caso Taranto e ILVA, per fare l'esempio più ecclatante; quindi, il "potere" dopo aver agito per "nasconderci" dai loro media, ora sta provando anche a "imbrigliare" i social network e il web; saremmo ingenui a non pensarlo e soprattutto a non vederlo e comprenderlo.
Non mi dilungo oltre, ma invito alla
lettura del bel volume Disuguaglianze digitali di Sara Bentivegna
edito da Laterza Editore
dal sito della casa editrice
Il sogno di una società dell’informazione uguale per tutti si sta infrangendo contro l’evidenza: Internet riproduce meccanismi di esclusione propri del passato e li ripropone nel presente con forza del tutto nuova. Il modello della rete pervade la società, dà forma alle relazioni umane, è alla base di ogni tipo di attività economica, politica, associativa o religiosa. Chi non ha i mezzi per accedervi è fuori da tutto, intrappolato al fondo della piramide sociale.
un grazie a tutti quelli che han partecipato e a chi si è aggregato per brevi tragitti, a chi ha chiesto, si è informato e incuriosito;
grazie alle varie sezioni dell'ANPI associazione nazionale partigiani d'Italia che hanno aderito, un grazie alle pubbliche amministrazioni che sono intervenute
e, cosa dire, vi lascio all'ascolto e visione dei vari interventi che hanno ricostruito le vicende di quegli anni e alla memoria di chi per darci questa libertà ha sacrificato la propria vita
perchè la resistenza è tutti i giorni, è consapevolezza e amore per la vita
un ricordo da parte del portavoce dell'ECOISTITUTO del ticino ad ALEXANDER LANGER che da Europarlamentare contribuì a impedire le trivellazioni nel parco del Ticino
non servono parole per descrivere, le azioni e l'impegno ne son testimoni, e allora solo un piccolo promemoria fotografico di questo intenso fine settimana
venerdì sera Boffalora per un incontro promosso dalla lista civica Insieme per Boffalora, di centrosinistra ed ecologista
è intervenuto il neoparlamentare Francesco Prina
singolare ma certo non casuale che l'unico parlamentare del nostro territorio sia stato il promotore di Agenda 21, dei quaderni del magentino e della fiera per lo sviluppo ecosostenibile
sabato mattina, conferenza stampa a Busto Garolfo per illustrare le iniziative che le pubbliche amministrazioni del Parco del Roccolo, metteranno in campo per tutelare il territorio e fermare il folle progetto del maxiallevamento di galline ovaiole
politica è anche stare insieme e riscoprirsi comunità
e allora una parentesi in musica dalla festa dell'associazione l'albero del riccio di santo Stefano Ticino quest'anno dedicata ad Emergency
politica è anche un esercizio
un esercizio di memoria, la memoria della nostra libertà, donataci dai partigiani
70 anni fa l'eccidio della casina Leopoldina di Cuggiono, dove anche il partigiano di Ossona, Lorenzo Pascolutti si trovava per i suoi progetti e sogni di libertà, libertà che non conobbe ma a lei verso il suo sangue, e che emozione partecipare alla commemorazione da consiglier comunale del suo paese, Ossona; eccomi in foto con il vicesindaco di cuggiono
La
32esima edizione della più grande biciclettata lombarda a favore
dell’ambiente, della pace e della solidarietà
Partenze
da 50 comuni della Lombardia tra le province di Milano e Varese.
Arrivo nel Parco del Ticino a Turbigo
Domenica
1 giugno torna la Bicipace, la più grande manifestazione a pedali
della Lombardia che da 32 anni percorre le strade di oltre 50 comuni
tra Milano, Varese e Novara, per chiedere tutela e rispetto per
l’ambiente, il territorio e la salute. Il corteo di biciclette
attraverserà gli splendidi scenari del Parco del Ticino, patrimonio
naturale di rilevanza regionale sottoposto a troppe minacce, tra le
quali spicca il progetto della terza pista di Malpensa. “E
l’acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi” cantava
Pierangelo Bertoli tanti anni fa ma il vento soffia ancora per la
Bicipace che quest’anno si svolgerà anche per protestare contro le
condizioni in cui versa il fiume Olona,
ogni
giorno minacciato da scarichi e inquinamento.
Quet'anno
il tema etico ed ecologista di BICPACE è l'allarme OGM: in questi
giorni il TAR del Lazio ha rifiutato un ricorso che chiedeva la
possibilità di seminare il mais MON810, se il ricorso fosse stato
accettato si sarebbe rischiato di aprire la strada a semine
incontrollate di colture geneticamente modificate provocando un colpo
durissimo ai nostri prodotti, il “made in Italy”, le produzioni
biologiche, le esportazioni e alla libertà di scelta dei cittadini.
Questa
sentenza serve innanzitutto a ripristinare la legalità: nessuno può
coltivare impunemente OGM in Italia. Il nostro Governo s'impegni
quindi nel semestre europeo a presidenza italiana affinchè l'UE
adotti una nuova regolamentazione che consenta agli stati membri di
vietare coltivazioni OGM anche per ragioni economiche sociali.
Donne,
uomini e diritti: il sale della vita
In
questa edizione, grazie al vostro aiuto, contiamo di poter realizzare
due importanti progetti. Nel villaggio di Sangako in Senegal,
di circa 400 abitanti, esiste un'associazione di donne (l'association
des femmes de Sngako costituita il 20 dicembre 1999) che si occupa di
gestire, raffinare e commercializzare la raccolta di sale; il nostro
obbiettivo è costruire un luogo in cui l'associazione possa riunirsi
e possa svolgere le proprie attività, rafforzando allo stesso tempo
la socialità tra donne e villaggio.
E
poi ancora... verso El Salvador per rispondere alla richiesta
di SER.BO.CA. Un'associazione che si occupa di educazione, rendere
consapevoli e organizzare la tutela dei diritti degli abitanti della
zona rurale. Questi contadini vedranno le loro terre inondate a causa
delle dighe che saranno costruite per la produzione di energia
elettrica (prevista dal trattato di libero commercio), perdendo per
sempre la loro unica fonte di sussistenza. Il nostro e vostro aiuto
consentirà di pianificare e programmare l'informazione alla
popolazione in merito ai propri doveri, diritti e a come
riorganizzare la comunità.
Per
donare insieme a noi, non dimenticate di sottoscrivere la nostra
storica sottoscrizione a premi.
Alla
storica biciclettata sono previste migliaia di persone che
pedaleranno fino alla Colonia Fluviale di Turbigo, punto di
arrivo della giornata, dove ci si potrà rifocillare e nel pomeriggio
assistere a spettacoli, concerti, laboratori, giochi per bambini,
mostre e banchetti espositivi.
A
organizzare l’edizione 2014 della Bicipace sono i circoli di
Legambiente di Turbigo, Busto Arsizio, Parabiago, Gallarate, Cassano
Magnago, Nerviano, Arluno, Canegrate, Rho, Saronno, Lainate e Varese
– Scuola di Babele, Libreria che non c’è – I cani sciolti –
Amicinbci – Emergency – CastanoNOF35 – Verdi Ambiente e
Società, Ecoistituto della valle del Ticino e il coordinamento dei
comitati no tangenziale.
Tutte
le info sul percorso, i punti di ritrovo ed il programma della
giornata sono disponibili su http://bicipace.orgOppure
chiamando cell. 3334169293, scrivendo a bicipace@yahoo.it,
postando sul gruppo in Facebook: “Bicipace”, o su twitter
@bicipace La manifestazione non prevede un rientro organizzato, ma è
possibile un ritorno treno+bici da prenotare allo 3334169293 o
scrivendo a bicipace@yahoo.it. i video di BICIPACE 2012 e del 2013 (sotto tutte le partenze)
Luoghi
e orari di partenza
Località
Orario
Indirizzo
ABBIATEGRASSO
9.15
Piazza Castello
ALBAIRATE
9.10
Piazza della Chiesa
ALBIZZATE
8.45
Piazza IV Novembre
ARLUNO
10.15
Piazza Pozzo Bonelli
BAREGGIO
9.15
Piazza Centrale
BERNATE
TICINO
11.30
Ponte sul Naviglio
BOFFALORA
11.00
Piazza Matteotti
BUSTO
ARSIZIO
9.30
Piazza Santa Maria
BUSTO
GAROLFO
10.30
Piazza mercato
CANEGRATE
10.15
Piazza XXIV maggio (piazza Mercato)
CARDANO
AL CAMPO
9.45
Piazza Mazzini
CASOREZZO
10.45
Piazza San Giorgio
CASSINETTA
DI LUGAGNANO
9.20
Ponte sul Naviglio
CASTANO
PRIMO
11.45
Piazza Mazzini
CASTELLANZA
9.00
Piazza del Comune
CASTELLAZZO
DEI BARZI
9.50
Via XX luglio
CISLIANO
9.00
Piazza del Comune
CORBETTA
9.50
Via Silvio Pellico
CUGGIONO
12.00
Piazzale dello Sport – Piscina
DAIRAGO
10.00
Via XXV aprile ang. Via Verdi
FERNO
10.15
Piazza Dante
GALLARATE
9.15
Piazza Libertà
GALLIATE
11.30
Piazza V. Veneto
INVERUNO
11.20
Piazza San Martino
LEGNANO
9.30
Piazza Ferrè (galleria Cantoni)
LONATE
POZZOLO
10.30
Piazza S. Ambrogio
MAGENTA
10.20
Via Petrarca 43 (il melograno)
MALVAGLIO
12.15
Via Toti angolo sp. 127
MARCALLO
10.00
Piazza Italia
MARNATE
8.45
Piazza Sant’Ilario
NERVIANO
9.25
Piazza della Vittoria
OLGIATE
OLONA
8.45
Piazza Libertà
OSSONA
10.30
Piazza Litta
PARABIAGO
9.45
Piazza del Comune
POGLIANO
9.10
Piazza AVIS – AIDO
RHO
8.30
Piazza Visconti (davanti al comune)
ROBECCO
SUL NAVIGLIO
9.45
Piazza 21 luglio
SAN
GIORGIO
9.50
Piazza Mazzini
SANTO
STEFANO
10.15
Piazza della Chiesa
SARONNO
8.15
Piazza Libertà
SEDRIANO
9.30
Piazza del Seminatore
SOMMA
LOMBARDO
10.00
Frazione Maddalena Piazza Visconti
la sentenza che condannò Antonio Gramsci al carcere era un foglietto che diceva più o meno così
"dobbiamo evitare che il pensiero di quell'uomo possa arrivare al popolo"
quante volte ho riletto queste parole... e ancora ci penso e.. si, dico di non odiare mai, ma poi.. come fai a non dargli ragione?
mi diceva qualcuno "il caso non esiste, se pensi che sia il caso, torna a casa e studia, c'è sempre un perchè; se ancora non lo vedi, non è un buon motivo per non cercalo"
“Odio gli indifferenti.
Credo che vivere voglia dire essere partigiani.
Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano.
L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.
Perciò odio gli indifferenti.
L’indifferenza è il peso morto della storia.
L’indifferenza opera potentemente nella storia.
Opera passivamente, ma opera.
È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza.
Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora,
perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.
Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano:
se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo:
perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti.
Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime.
Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.
Una grande festa per i 9 anni di "liberazione" di FORNACE, il centro sociale rhodense che da 9 anni contamina il territorio di sapere, liberazioni ed evoluzioni, arte, proposte, tutele dei diritti; impossibile riassumere a parole FORNACE,
fatevi un giro sul sito e passate alle iniziative.. e ancora sarà poco per capire FORNACE http://www.sosfornace.org/
Sabato 11 gennaio 2014, la serata inizia presto, con la presentazione del libro "LAVORO MALE COMUNE" del prof. Andrea Fumagalli, mai testo poteva essere più azzeccato, considerando il doppio compleanno, di Fornace e dello sportello BioSindacale che compie 4 anni VIDEO lavoro male comune Andrea Fumagalli
la serata entra nel vivo con la cena VEG a cura della neonata Taverna del Bandito
poi un "assaggio" del teatro in Fornace a cura del "laboratorio teatrale di Fornace"
e come dice un mio amico dj "fornace ci piace!"
e ovviamente poi musica
giusto per regalare una perla di vita vissuta, ricordo quando 4 anni fa iniziammo a fare la raccolta differenziata, prima di Rho
la voglia di un mondo migliore non può aspettare, per questo si inizia a viverlo
un grazie a tutti i fratelli e sorelle di Fornace!
è stato una serata di grande cultura... e per fare un'altra citazione
"fornace, trasuda politica in ogni sua virgola, ogni singola cosa è pregna di un significato politico!"
Da lunedì si stanno verificando cose strane, e penso di poterlo dire con cognizione di causa, il nome del blog, è dovuto appunto a questa mia propensione alla curiosità, al movimento (in tutti i sensi) e a non fare lo stanziale, quindi, "Gibo nello spazio"
Per svolgere le equazioni serve sapere almeno quali sono gli addendi, moltiplicatori e via dicendo, quindi, dopo una serie di dubbi iniziali, dovuti al fatto che i media e la stampa gli hanno dato notevole e ampio risalto e visibilità, cosa, in Italia più unica che rara, visto che delle migliaia di manifestazioni per i diritti, per il posto di lavoro, per la difesa dell'ambiente non si sente mai una parola; non si capisce come mai, di queste poche, pochissime persone si stia dando ampia visibilità e grande narrazione, poi, vien da sorridere al pensiero che l'home page del corriere della sera di lunedì è cambiata un paio di volte nel giro del pomeriggio, partendo da teoremi abbastanza improponibili, come collaborazioni tra il centro sociale Fornace e i fascisti di Forza Nuova (vecchia merda) e altre cose che racconto brevemente nel video, per poi far sparire le notizie in merito a Rho e al presidio alla sede di Equitalia, ma gli errori sono umani, e può capitare anche al "corriere dello zar" (come veniva chiamato tempi addietro)
Il video è stato girato lunedì, nelle giornate di martedì e mercoledì ho fatto altri sopralluoghi, per provare a capire qualcosa di più
un po' di elementi
dicevamo l'atteggiamento strano della polizia, lunedì era presente anche la DIGOS che ci ha riferito di dover mantenere un profilo basso e di lasciar fare e di non intervenire
cosa di buon senso, consentendo il diritto di manifestare previsto dalla nostra carta costituzionale
lasciatemi dire che vorrei che fosse sempre cosi, come per la stampa che ha dato voce e ampio spazio a queste persone, ma... non è mai cosi.
nota divertente, per non dire triste, chiedo a una ragazza che sta volantinando dei volantini con delle sigle e loghi mai sentite e mai visti. gli chiedo se è di qualcuna di queste organizzazioni e se le conosce, ma mi dice di non far parte di nessuna delle sigle del volantino che sta distribuendo e di non conoscere nemmeno il significato delle sigle sul volantino; onesta, non c'è che dire, consapevole, un po' meno.
chiedo a un ragazzo che sta tenendo lo striscione e insieme ad altri due, sta bloccando l'accesso alla tangenziale, chi ha fatto lo striscione. e qua, altro che cabaret:
prima risposta: "l'ho fatto fare io l'ho pagato io, (si tratta di uno striscione di plastica stampato), sai ho un buon contatto a Lecco"
domanda. "quanto l'hai pagato?"
risposta. "cento euro"
domanda "ma li hai messi tutti te?"
risposta "no, mi han dato qualche cinque euro qualcuno"
domanda "ah, bene, avete fatto la colletta, in periodo di crisi sono cose importanti"
risposta "eh.. si"
interpretiamo: un bello striscione di plastica che certo costa molto di più, probabilmente non l'ha pagato lui, visto che si contraddice in 30 secondi
e questo il video di martedì e verso la fine anche una decina di secondi di mercoledì
va be, la cosa più divertente è stato il dialogo surreale dopo aver letto su "il giorno" l'articolo dove dicono che i poliziotti fanno la colletta per pagare la benzina delle volanti... e sapete come la penso
(+ bici + baci!) quindi la prima domanda è stata sulla macchina spagnola che hanno, come mai, una macchina spagnola? risposta divertente.. e ma le macchine italiane si rompono, altra domanda, " ma hai il motore acceso? scusa ho letto delle collette", risposta "e ma se dobbiamo partire, ora che si accende"
e stranamente dopo queste domande e risposte, si intesivano un po'.. poi, quando mi ha sfoderato davanti un bel cellulare da 700 euro e passa.. va be... beato lui! ah ah
scherzi a parte, la cosa di questa solidarietà dei poliziotti che si tolgono i caschi, non è che puzza, ma qualcosa di più, memore dei libri di storia, viene da pensare al 1921 e a Italo Balbo, il ras di Ferrara che andava a prendere gli emarginati, balordi e ubriaconi per fare le squadracce fasciste.
sperando di sbagliarmi, questo è quello che ho visto in questi giorni,
surreali le dichiarazioni dei tizi di queste sigle sconosciute fino a ieri ma che grazie a una stampa diventata improvvisamente attenta a questi nuovi soggetti politici che san tanto di ventennio in naftalina
ultima nota, per essere un referente o un attivista dei loro, si deve avere un suv e una croce celtica vicino alla targa.. giusto per dissipare i dubbi
comunque, incredibile, in 3 giorni, non hanno elaborato una proposta politica, un indirizzo sugli investimenti dello stato, ma solo una ipotetica discesa a Roma