lunedì 31 marzo 2014

nota stampa. Indichi la luna, alcuni guardano il dito, altri per terra.

Scopro che la lega continua a diffamare e insultare tramite il suo organo Cronacaossona;
prende in giro il mio muovermi in bicicletta, e il mio impegno a favore dei pendolari, da attivista del comitato pendolari della milano novara e; ma forse si dimentica che da rappresentante di Verdi Ambiente e Società seguo da un decennio convegni internazionali di mobilità e infrastrutture.
Se la coerenza e lo studio sono una colpa, lo ammetto, sono colpevole.
Per darmi dell'estremista cita un triste (o ridicolo?) momento, giusto 3 giorni prima delle indagini su Bossi, diamanti in tanzania, Yacht in Tunisia, Laurea in albania e via dicendo, per Marcallo, quando in una cinquantina di leghisti accorsi da tutto il nord con i loro dirigenti, hanno inaugurato Viale Padania; la leghista parla di gente del PD che mi inseguiva? Ma se ho avvisato io la sede locale di Marcallo del Pd e le altre associazioni democratiche di Marcallo di quella buffonata e di mobilitarsi TUTTI INSIEME, come abbiam fatto, civilmente. 
Ci tengo a precisare che, nonostante i tentativi leghisti di buttare in “rissa da stadio” e in “caciara” ogni analisi, la contestazione ai leghisti per viale Padania (tratto tra Casone e Marcallo) era dovuta alla loro politca sui trasporti, dove svendono e violentano il territorio, senza essere in grado di controllarlo (basti pensare ai 7 cantieri dell'alta velocità sequestrati da bernate a cornaredo); nello specifico, in merito alla, inutile, ribadiamolo, 3° pista di malpensa (le due piste sono utilizzate al 41%!!), e al proesguo della Boffalora Malpensa, verso Abbiategrasso, sfregiando la terra dei Fontanili (Cassinetta, Robecco, Albairate, Cisliano, etc..), impegnando risorse economiche che potrebbero da subito, migliorare il trasporto pubblico, ferroviario e su gomma.
Forse i leghisti si sono persi i mille studenti del magentino castanese sotto la sede di movibus un paio di settimane fa, gli studenti chiedevano un trasporto pubblico dignitoso a un costo accessibile.
Non entro nel merito delle ipotesi politiche riportate da cronacaossona, per il semplice fatto che i Verdi, di cui sono portavoce dell'associazione ossonese, sono parte fondante di CAMBIAMO OSSONA, ed è Cambiamo Ossona che sta svolgendo incontri con le forze civiche del paese che intendono impegnarsi in vista delle amministrative.
Una nota di colore, sui referendum leghisti: questi governano in Lombardia, una regione, diciamo “influente”, hanno parlamentari etc, che, di norma, dovrebbero di mestiere, legiferare, proporre e cercare accordi (non come Salvini al Parlamento Europeo con record di assenze..); quindi, perchè ricorrere ai referendum, se ci sono già nella stanza dei bottoni?
Ah, si, per farsi vedere e provare a tirare su due contatti per le elezioni; lecito; e sulla Legge Fornero, come non condividere, ma, la lega non ha creato questa condizione governando vent'anni a tutti i livelli?

Gilberto Rossi
Consigliere Federale Nazionale   della Federazione dei Verdi



















giovedì 27 marzo 2014

elezioni per il Parlamento Europeo 2014, ci sono anche i VERDI!!

http://verdi.it/notizieverdi/item/30781-alle-europee-ci-saremo.html

la lettera dei portavoce nazionali dei Verdi Angelo Bonelli e Luana Zanella

Care e cari
Vi comunichiamo con molta soddisfazione che ieri l’esecutivo nazionale dei Verdi nella riunione avuta alla presenza dei rappresentanti regionali, ha deciso di presentare la lista de Verdi in accordo con Green Italia alle prossime elezioni europee.  Dopo 8 anni torna sulle schede elettorali un simbolo verde: l’ultima partecipazione di una forza ecologista alle elezioni è stata nel 2006. Si tratta di una sfida estremamente impegnativa che con coraggio abbiamo deciso di lanciare per affermare la nostra idea di Europa e d'Italia che devono cambiare attraverso un Green New Deal e la conversione ecologica di un'economia vecchia, responsabile oltre che dell'inquinamento anche dell’impoverimento sociale.

Come siamo arrivati alla decisione di presentare la lista?Da alcuni mesi abbiamo avviato una battaglia giudiziaria per far valere il nostro diritto di presentarci alle Elezioni europee: diritto che è riconosciuto dall’art. 12 comma 4 della legge 18/1979. La legge dice che sono esenti dalla raccolta delle firme quei partiti politici che hanno una rappresentanza nel Parlamento europeo. 

Nel Parlamento europeo è presente il gruppo Parlamentare verde, che, tra l'altro, è la quarta forza. Il ministero dell’Interno non voleva concederci questo diritto perché con una circolare ha introdotto una modifica sostanziale alla legge aggiungendo che il diritto si esercita con parlamentari eletti in Italia. Come è noto una circolare del ministero non può modificare una legge. Contro questa decisione abbiano presentato un ricorso al Tar del Lazio che il 21 marzo scorso ha emesso un’ordinanza affermando che "l’art. 12 comma 4 della legge n.18/1979 ha caratteristiche d’immediata applicazione che non rendono necessarie disposizioni di dettaglio".
Il Tar del Lazio ha quindi ritenuto valida la nostra obiezione di merito che una circolare, disposizione di dettaglio, non può modificare la legge.
Per queste ragioni per poter usufruire dell'esenzione della raccolta delle firme dobbiamo presentare un simbolo che sia quello di riferimento europeo ovvero il girasole. Stiamo quindi elaborando un simbolo che abbia il girasole come parte centrale e la presenza anche del 'Sole che ride'. 


Abbiamo ottenuto un risultato importante, ora continuiamo con amore e passione una battaglia per denunciare la strage di legalità e democrazia che a partire dall’informazione Rai e dei grandi gruppi editoriali ha messo in silenzio e oscurato le nostre battaglie per i diritti e per la conversione ecologica come a Taranto, Milazzo, Vado ligure, Priolo e in tutte le altre aree fortemente in cui vivono più di 6 milioni di cittadini che non sanno cosa contiene l'acqua che bevono, quant'è inquinata l'aria che respirano, cosa mangiano e perché si ammalano.
Ti chiediamo di pensare da subito a proposte di candidature, domani ti invieremo un indirizzo web dove inviare le tue proposte. Per riuscire a vincere questa sfida difficilissima ma necessaria abbiamo bisogno del tuo aiuto: solo così, insieme, potremo costruire un un futuro migliore e sostenibile per le generazioni che verranno.

Cogliamo l’occasione per ricordarti che puoi sostenere con un contributo economico la Federazione dei Verdi per consentirci di superare la fase estremamente delicata che stiamo vivendo.
Andando direttamente a questo link http://www.verdi.it/verdi-blog/?lettera  oppure facendo un bonifico intestato a federazione dei Verdi: Iban IT 48 C 0760103200000037703006

Roma, 27 marzo 2014
Luana Zanella e Angelo Bonelli








Bonus ritardi, soluzione di un problema? comitato pendolari 26 3 2014

COMITATO PENDOLARI
Linea S6 Milano-Novara
Milano-Novara, 26 marzo 2014
Bonus ritardi, soluzione di un problema?
Ad aprile 2014 sarà il quarto mese consecutivo che i pendolari abbonati della linea S6 avranno diritto al bonus per i ritardi. Non era mai successo e questo conferma il pessimo servizio che subiamo ogni giorno. 
Non riteniamo però sia sufficiente a risolvere i problemi che come ben sappiamo sono problemi strutturali, profondi e radicati e andrebbero affrontati con un impegno serio da parte di tutti: Trenitalia, Trenord e RFI in primis, ma anche Regione Lombardia che risulta assente nel controllo del servizio che viene offerto da Trenord.
I pendolari, con il Comitato, da anni si battono per un miglioramento del servizio e spesso le lunghe lotte hanno portato a seppur minimi risultati che comunque sono delle conquiste, come ad esempio l’allungamento dei treni nelle ore di punta del mattino (10655, 7.11 da Vittuone;
10657, 7.41 da Vittuone e 10659, 8.11 da Vittuone) e della sera (10696, 17.47 da P.ta Garibaldi; 10698, 18.17 da P.ta Garibaldi e 10700, 18.47 da P.ta Garibaldi) che da poche settimane è entrato a regime.
Il Comitato si è spesso sentito dire che il servizio è in miglioramento e a sostegno di questa tesi, tutta di Trenord, vengono mostrate durante gli incontri diapositive con conteggi e analisi che risultano fantasiose e molto discutibili. Il bonus almeno in questo aiuta a screditare ufficialmente questa tesi e a dimostrare che nella realtà non è affatto come i signori di Trenord vogliono far credere.
Dobbiamo dunque pretendere che il bonus raddoppi in termini economici? Forse potrebbe
servire a dare uno scossone e senz’altro darebbe un respiro a chi ormai fa fatica anche a pagarsi l’abbonamento per un servizio molto carente.
Ma la domanda che ci facciamo è come sia possibile che non si riesca a far funzionare un servizio pagando un giusto prezzo di abbonamento? Aggiungiamo anche questa seconda domanda: ma come è possibile che non si riesca a far funzionare un servizio con gli stipendi faraonici che vengono dati ai manager?
Queste domande le giriamo a tutti i Dirigenti compreso il Sig. Moretti al quale diciamo che se vorrà lasciare il paese non troverà nessuna opposizione, ma anzi, un caloroso e corale invito a farlo quanto prima visto che con la sua politica di investimenti per l’alta velocità (anche
quella inutile), ha contribuito al disastro del traffico pendolare.
Saluti Pendolari
U N B U O N V I A G G I O N O N C O M I N C I A D A L B I G L I E T T O




la musica non cambia!







giovedì 13 marzo 2014

due parole per: CAMBIAMO OSSONA

CAMBIAMO  OSSONA
Dall'ecologismo all'associazionismo, la società civile e liberi cittadini.
Un progetto amministrativo, libero dai partiti, che guarda alla società civile, ai suoi problemi, le sue esigenze e necessità, mettendo al centro la persona e i diritti.




ARIA       Qualità dell'aria, mobilità

ACQUA  Acqua pubblica, come i servizi essenziali per la comunità

TERRA   Consumo di suolo 0 e valorizzazione e recupero dell'esistente

 
FUOCO  come l'energia, per le fonti rinnovabili, fotovoltaico, geotermico e solare;
ma anche come Lavoro, poli logistici, servizi, turismo.

 

 Amministrazione.     
La difficile e complessa "svolta" verso la città metropolitana, 
gli "accorpamenti" dei servizi comunali, dovuti ai tagli del governo centrale e altre questioni, insieme alla riduzione dei consiglieri comunali (oltre al vuoto di "rappresentatività" e "democrazia", di questa nuova legge elettorale) e assessori, rendono ancora più complessa e articolata la gestione della pubblica amministrazione.

Internet 2.0, Partecipazione, interazione con i cittadini, ascolto e confronto, 
nuovi "modus operandi",
possono essere delle risposte e delle soluzioni, insieme alle esperienze consolidate di AGENDA21 e di alcuni comuni, con il Bilancio Partecipativo,  
per orientare il governo comunale.


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