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giovedì 2 luglio 2015

città metropolitana: ridiamo il voto ai cittadini metropolitani

è semplicemente una questione di democrazia, han tolto il voto ai cittadini della provincia di Milano, l'altro giorno in regione han svuotato le competenze della città metropolitana; per questo motivo il comunicato seguente, nonostante contenga anche la discutibile elezione diretta del presidente, che da un punto di vista politologico, significa un ulteriore accentramento del potere in mano a una singola persona e quindi per nulla democratico, ma questo è segno dei tempi che stiam vivendo;
nella società della comunicazione o presunta tale, le informazioni di "convivenza civile" e "istituzionali", "stranamente" non vengono riportate dai media.... stranamente solo stranamente, anche se pensare al nepotismo e agli inciuci e accordi o direttive sottobanco non vien difficile.
buona lettura
Cambiamo Ossona ha aderito 
COMUNICATO STAMPA 
LISTA CIVICA COSTITUENTE PER LA PARTECIPAZIONE

"UN COMITATO PROMOTORE APERTO E TRASVERSALE PER LA PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER L'ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO E DEI CONSIGLIERI METROPOLITANI PER NON ARRENDERSI ALLA DISSOLUZIONE DELLE ISTITUZIONI DEMOCRATICHE"

" OGGI A MILANO UN SINDACO ELETTO DA 1.000.000 DI CITTADINI GOVERNA UN TERRITORIO DI 3.000.000 DI CITTADINI, COSI' PER LE ALTRE CITTA' METROPOLITANE ISTITUITE DALLA LEGGE 56/2014 DEL RIO. IL CONSIGLIO METROPOLITANO DI MILANO HA PREVISTO L'ELEZIONE DIRETTA NEL SUO STATUTO, IL COMUNE CAPOLUOGO STA REALIZZANDO L'AUTONOMIA AMMINISTRATIVA DELLE SUE ZONE, MA MANCA LA TERZA CONDIZIONE CHE LA LEGGE ISTITUIVA PREVEDE CIOE' UNA LEGGE ELETTORALE NAZIONALE PER LE CITTA' METROPOLITANE.

PER QUESTO LA LISTA "COSTITUENTE PER LA PARTECIPAZIONE" HA PREDISPOSTO UN TESTO DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE PER IMPEGNARE IL PARLAMENTO SU UNA QUESTIONE OGGI IGNORATA DAL GOVERNO E DALLE CAMERE.
FIORELLO CORTIANA, ROBERTO BISCARDINI, MARCO CAPPATO E LUCIANO VALAGUZZA, HANNO ESPOSTO IL PROGETTO E LA PROPOSTA DI COSTITUIRE COMITATI APERTI E TRASVERSALI IN TUTTA ITALIA PER COLMARE UN DEFICIT DI DEMOCRAZIA CHE SOTTRAE AI CITTADINI IL DIRITTO DI SCEGLIERE CHI LI DEVE GOVERNARE.

LA LEGGE PREVEDE L' UTILIZZO DEL SISTEMA MAGGIORITARIO PER L' ELEZIONE DEL SINDACO, L' IMPIEGO DEI COLLEGI UNINOMINALI PER L' ELEZIONE DEI CONSIGLIERI CON SISTEMA SEMPRE MAGGIORITARIO, 1/5 DEI SEGGI E' RISERVATO AL DIRITTO DI TRIBUNA.

SONO INTERVENUTI IL PROF. GIORGIO GALLI, MARCO OSNATO CONSIGLIERE METROPOLITANO DI FRATELLI D'ITALIA, MASSIMO GATTI GIA' CONSIGLIERE PROVINCIALE E SINDACO DELLA SINISTRA, SIMONA PEVERELLI DI ITALIA UNICA, ANTONIO GADALETA DEL MOVIMENTO METROPOLITANO TERRA DI BARI.

GIA' HANNO ADERITO ESPONENTI ISTITUZIONALI E CIVICI DI TORINO, E ROMA, ORA CON IL COMPLETAMENTO DELLE ADESIONI TRAVERSALI E NAZIONALI IL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE VERRA' DEPOSITATO IN CASSAZIONE ENTRO FINE LUGLIO COSI' DA PARTIRE CON LA RACCOLTA DI FIRME DA SETTEMBRE".

COORDINATORE NAZIONALE DELL' INIZIATIVA: FIORELLO CORTIANA
costituentepartecipazione@gmail.com


PROMOTORI: ROBERTO BISCARDINI, MARCO CAPPATO, PIERPAOLO PECCHIARI, LUCIANO VALAGUZZA, GIORGIO GALLI
AUTORI DELLA PROPOSTA DI LEGGE: DANIELE COMERO, FELICE BESOSTRI

fonte




lunedì 13 aprile 2015

a proposito di spazio, di web e di libertà

A proposito di spazio

molteplici e plurimi significati per una singola parola;
i riferimenti allo spazio siderale innanzitutto, la passione per le stelle e per l'infinito (e per l'archeoastronomia, dalle linee di Nazca a Avebury)
gli spazi sociali, o meglio, gli spazi liberati, sottratti alla mercificazione della vita e alla sua sistematica vendita (pensando a Foucault, la Biopolitica, intesa come messa a sistema e valore, da parte del capitalismo, di ogni azione umana).
Dicevamo, luoghi di cultura, evoluzione, emancipazione, crescita, ribellione, sperimentazione, elaborazione e ancora le parole non basterebbero per descriverne “la vibrazione” evolutiva e creativa che si percepisce in quei luoghi di avanguardia culturale, che ovviamente il potere poi sussume per mettere a valore e spegnerne la spinta.

Spazio virtuale, che c'è e non c'è, spazio web, c'è? Quanto incide e quali sono i parametri, se esistono, di codificazione e valutazione per valutarne la portata? Comunque sia, di spazio, nel nostro volgo contemporaneo, lo definiamo e chiamiamo.
Spazio, muoversi nello spazio, poter fare cose nello spazio; luogo o non luogo (pensando all'antropologo francese Marc Augè e ai suoi studi), caratterizzato o anonimo.

Spazio, inteso come agibilità, il poter muoversi nello spazio, l'agibilità politica di poter dire, di poter fare, di poter incidere; per farla breve e intendersi, quella che ti devi conquistare in ogni posto e in ogni situazione e, che non ti concede mai nessuno; o sei schiavo, o suddito, o come dicono i contemporanei, cliente, o... inizi a dare fastidio, se dimostri un pensiero autonomo e svincolato dai pregiudizi e dal “branco” (che poi, il branco è tale in quanto non ha ancora scoperto di essere branco, ma si sente cumulo di individualità)

Questa breve, per ridare un minimo di senso compiuto e mettere qualche puntino sulle i, sul perchè un ecologista, poco avvezzo a questi stupendi e potenti mezzi tecnologici, si è trovato a scrivere un blog.

Spazio, inteso come agibilità politica
e qui avanzerei le riflessioni sulla gestione di alcuni gruppi fb e su come, con scuse, più o meno campate in aria, ma sempre pretestuose, sono stato estromesso da alcuni gruppi; non voglio riferirmi a quelli “paesani” che comunque, in contesti urbani di meno di 5000 anime, hanno meramente una funzione rappresentativa e, ahimè e ahinoi, molto spesso, danno sfoggio di cyberbullismo; come dire dall'oro alla tolla, le confusioni sono molte e gli studi sul “digital divide”, ovvero le nuove forme di esclusione digitale, dopo l'illusione collettiva della possibilità della e-democracy.
Da Ecologista e Verde condivido con voi il fatto che spesso troviamo poco spazio nei media tradizionali, guardate il caso Taranto e ILVA, per fare l'esempio più ecclatante; quindi, il "potere" dopo aver agito per "nasconderci" dai loro media, ora sta provando anche a "imbrigliare" i social network e il web; saremmo ingenui a non pensarlo e soprattutto a non vederlo e comprenderlo.


Non mi dilungo oltre, ma invito alla lettura del bel volume Disuguaglianze digitali di Sara Bentivegna edito da Laterza Editore
dal sito della casa editrice
Il sogno di una società dell’informazione uguale per tutti si sta infrangendo contro l’evidenza: Internet riproduce meccanismi di esclusione propri del passato e li ripropone nel presente con forza del tutto nuova. Il modello della rete pervade la società, dà forma alle relazioni umane, è alla base di ogni tipo di attività economica, politica, associativa o religiosa. Chi non ha i mezzi per accedervi è fuori da tutto, intrappolato al fondo della piramide sociale.




lunedì 30 luglio 2012

Osservazioni al PGT Piano di Governo del Territorio di Ossona 15 maggio 2007

In molti comuni si sta approvando il PGT, ovviamente per lasciare ai cittadini l'opportunità di scrivere le osservazioni dalla spiaggia!!!!         cambiano le giunte ma la dinamica è sempre quella.
visto che a Ossona (Milano), pare si sia ancora in alto mare per l'approvazione del PGT, condivido con voi le osservazioni che come portavoce di Verdi Ambiente e Società ONLUS ho protocollato (più volte) in comune a Ossona il 15 maggio del 2007; ri.protocollate al cambio di amministrazione...
ma non hanno ancora risposto. a voi! e vista la triste vicessitudine, penso che siamo ancora in tempo a modificarle, visto che in comune la tiran lunga.

0ssona 15 maggio 2007

Osservazioni e proposte dell'associazione Verdi Ambiente e Società
in merito al progetto di Piano di Governo del Territorio.

Ossona è cambiata, non lo scopriamo oggi e nemmeno ieri. Le preoccupazioni per il futuro del paese e dei suoi abitanti sono già state esposte più volte, in varie occasioni; non solo dall'associazione ambientalista VAS, ma anche da numerosi cittadini, organizzatisi in vari e diversi comitati, per le varie tematiche ambientali in senso lato e urbanistiche in senso stretto.
Dagli impianti di telefonia, alle strade. Gli esiti son noti. Per una problematica "quasi" risolta, le altre hanno avuto la peggio: il "quasi" è per l'antenna di via Piave, da lì spostata ma non annullata nella sua pericolosità per i cittadini e l'ambiente. "Occhio non vede cuore non duole" si diceva...e ora è un po' più in là. Diversa e avversa sorte ha avuto l'altro mpianto di telefonia mobile (videofonia) installato sulla torre dell'acquedotto in centro alla piazza; particolarmente grave perchè oltre a essere al centro del paese è a meno di 80 metri dall'unica scuola materna del paese, mentre le direttive comunitarie dell'Unione Europea, in base al "principio di precauzione", prevedono che nel raggio di 150 metri non siano presenti questi impianti che incidono negativamente soprattutto nell'evoluzione dei più piccini.
La variante alla strada di viale Europa è in fase di realizzazione, e solo ora ci si accorge che sarà un formidabile attrattore di traffico e di speculazioni immobiliari sul territorio; è presto e semplicemente spiegato: se non si faceva quello sciagurato progetto, il traffico della nuova uscita autostradale, sarebbe stato dirottato totalmente verso Santo Stefano Ticino e Arluno salvando il nostro territorio e inibendolo (vietandolo) al passaggio di mezzi pesanti che per raggiungere le fabbriche e gli altri insediamenti produttivi sarebbero passati dalla nuova autostrada Boffalora-Malpensa, dall'uscita di "Inveruno-Cuggiono".
E' chiaro. Quello scempio è stato fatto per consentire di svendere il territorio a qualche immobiliare di chissà dove e di farne terra bruciata (il cemento e l'asfalto sono un po' peggio, ma il senso e significato è quello).
Ricordiamo che come VAS ticinia, abbiamo depositato la documentazione dello stato dell'aria nell'ultimo decennio, stando ai dati della centralina di rilevazione a cui fa riferimento il territorio di Ossona, e abbiamo protocollato anche una copia della diffida presentata, dai nostri legali, alla amministrazione comunale di Magenta in merito all'inadempimento di soluzioni per contrastare l'inquinamento; questo perchè Ossona ha aderito al tavolo intercomunale promosso da Magenta. Non vogliamo fumo negli occhi ma soluzioni concrete ed efficaci.
Da 10 anni la situazione dell'aria sta continuando a peggiorare, le spese le paghiamo e subiamo tutti, il comune ovviamente non ha la bacchetta magica, ma deve assumersi le proprie responsabilità per tutelare la salute dei suoi cittadini.
Riteniamo che un buon PGT sia il primo passo per tutelare e arginare lo scempio e violenza che ha subito il nostro territorio, l'ecosistema e i cittadini nell'ultimo decennio.

Torniamo a noi e alle osservazioni/proposte formali alla stesura del piano di governo del territorio.
Ultima premessa: "il compito degli amministratori pubblici è di tutelare e salvaguardare la salute e la vita dei cittadini". Pare una banalità ma a guardarsi intorno è una frase di estremo buon senso e di evidente necessità.

  1. Basta licenze e permessi di edificare ai lavori non ancora incominciati;
Revisione della destinazione dei terreni.
a) Il residenziale, dove ancora non edificato deve tornare agricolo di qualità, ovvero biologico e senza pesticidi, per evitare l'ulteriore avvelenamento e contaminazione del terreno. (presenti le allergie? qualcosa sarà...) o a parco o bosco.
b) L'agricolo, dove utilizzato deve rimanere tale e dove dismesso venire convertito a bosco o parco per tentare di riequilibrare l'ecosistema e ridurre l'impatto disastroso del traffico e dell'inquinamento.
c) I siti a destinazione industriale se già operanti devono rimanere tali, e venire monitorati e controllati realmente; soprattutto nei giorni di pioggia e di vento, dato che queste condizioni, storicamente favoriscono le frodi ambientali.
Quelli a nuova destinazione e non ancora edificati devono venire convertiti a agricolo di qualità o a parco o a bosco.

Queste osservazioni a chi è più realista del re potrebbero apparire problematiche o utopiche nell'attuazione, ma vogliamo solo ricordare che: "il compito degli amministratori pubblici è di tutelare e salvaguardare la salute e la vita dei cittadini", quindi per dire e mettere per esplicito, nero su bianco, che precedenti come la "fantomatica" causa Vimercati non devono intimidire gli amministratori. Vogliamo ancora ricordare che sono stati eletti dai cittadini (persone fisiche) non da immobiliari, logistiche, industrie etc,, (persone giuridiche).

Il breve intermezzo era giustificato dal fatto di evidenziare ancora a chi ci si deve riferire e a chi devono rispondere gli amministratori. Stiamo vivendo un cambiamento climatico epocale dovuto alla follia e ingordigia e egoismo dell'uomo; ci stiamo suicidando. Ossona non vuole contribuire a questo suicidio, Ossona vuole pensare alla vita e al futuro.

2. Recupero degli stabili abbandonati in paese.
Area ex Ospedaletto Bosi da destinare a centro polifunzionale, aggregativo-sociale con servizi per anziani (da day ospital a residenza per anziani; asilo nido; spazio ricreativo adolescenti e pre-adolescenti; spazio di assistenza per i diversamente abili)
Restauro e riqualificazione delle vecchie corti e cortili come insediamenti residenziali di qualità.
Recupero dei siti industriali all'interno del paese (area Macchi, Baroni e magazzino Zucchi) con destinazioni:
a) Per il"tele lavoro", stabili di cui si faranno carico le aziende di dipendenti e collaboratori che dato il livello tecnologico delle proprie attività non necessitano della presenza fisica in azienda ma che per motivi di "professionalità e motivazione al lavoro" richiedono stabili nei luoghi di residenza; come previsto da norme dell'unione europea.
b) Per attività artigianali e di elaborazione di manufatti agricoli di qualità, prodotti in loco.
c) Rivedere il sistema dei bandi, privilegiando le attività presenti in Ossona e i cittadini di Ossona.
I processi di responsabilità e partecipazione partono sempre dal basso e dalle persone.

Potrà apparire una pretesa forte e complessa; ma è questo il ruolo del PGT: programmare il futuro, riuscire a vedere lontano. Conoscere il passato, capire e comprendere il presente per programmare il futuro.
Da non scordarsi che ci sono fondi pubblici e di privati che possono essere richiesti e usati per la riqualifica del paese e per rilanciare la piccola distribuzione e le imprese artigianali e a elevata competenza.

3. Istituzione di un parco comunale comprensivo delle zone agricole e boschive, e adesione ai parchi limitrofi: Parco del Roccolo e all'istituendo Parco sovracomunale di Santo Stefano, Mesero e Marcallo con Casone e Barco. Parco inclusivo e responsabilizzante dei cittadini che lo abitano e ne sono proprietari dei terreni, sulla scorta della delibera sullo sfalcio dell'ambrosia.

4. Viabilità, mobilità ciclabile e trasporto pubblico. Richiamandoci al punto 1, anche per le strade, in quanto attrattori e creatrici di traffico, divieto di nuove strade dove non ancora cantierizzate e in fase di attuazione. Partendo dalla constatazione delle piccole dimensioni di Ossona (meno della distanza tra due fermate della metropolitana a Milano e quindi percorribile da un lato all'altro del paese in meno di 10 minuti), parlando di viabilità non si può non iniziare dai percorsi pedonali e ciclabili.
Messa a norma secondo le direttive dell'unione europea delle piste ciclabili, rispettando il criterio di rotabilità (rotolamento delle ruote), ovvero non mattonelle con pericolosi sbalzi per i più piccoli, messa in sicurezza con paletti divisori dal resto della sede stradale dove necessari e illuminazione delle stesse con paletti di 80 cm illuminanti verso la sede del percorso. Allocazione delle piste ciclabili nei sensi unici sul lato previsto dalle norme europee, ovvero nel lato opposto rispetto al senso di marcia, e segnare anche il senso di direzione delle piste ciclabili.
Promuovere la cultura della responsabilità e del rispetto e pacifica e sicura convivenza tra gli utenti delle strade.
Il principio che porta a promuovere e a realizzare le piste ciclabili è quello della tutela dei ciclisti, non della loro emarginazione. In concreto:
Via Baracca. La pista ciclabile è nel lato opposto rispetto a dove dovrebbe trovarsi, da notare la pericolosità all'intersezione con via IV giugno.
Via Veneto e Via monte nero: La pista ciclabile è nel lato opposto rispetto a dove dovrebbe trovarsi.
Particolarmente grave è l'assenza di piste ciclopedonali in Via Litta Modignani e via Dante, in prossimità degli istituti scolastici, idem per Via Bosi dove è presente la scuola Materna.
Via Roma dove erroneamente si è creato inquinamento luminoso e non si è messo in sicurezza il tratto per arrivare al campo sportivo; invece dei lampioni, paletti di 80cm con funzione divisoria della sede stradale dalla pista ciclabile e che illuminano la stessa. Gli utenti delle strade, in macchina, dispongono già di un impianto di illuminazione propria.
L'elenco sarebbe lungo, riteniamo che basti uniformarsi alle norme già presenti in materia per migliorare drasticamente la situazione. Siamo disponibili per ulteriori chiarimenti, rimarcando che in un paese di, per fortuna, modeste dimensioni come il nostro i cittadini vadano sempre interpellati e ascoltati prima di modificare le strade.
Dopo che le piste ciclabili saranno finalmente a norma si potrà ragionare in merito ai sensi unici, dato che solo dopo si potrà fare un censimento sull'utilità e funzionalità di sensi unici e parcheggi.
Parcheggi funzionali per le biciclette, ovvero rastrelliere alte che consentano di legare il telaio della bicicletta per evitarne furti. (ad esempio le spirali di 1 metro fuori dall'accademia delle Belle Arti di Milano, Brera; di pregio artistico, funzionali e di costo ridotto).
Riqualificazione delle fermate degli autobus, con panchine e posteggi per biciclette.

Pendolari. Censire quanti si recano in macchina nelle stazioni ferroviare del passante e verificare la volontà/ disponibilità dei cittadini per istituire un servizio di navetta per le stazioni del passante ferroviario (Magenta, S.Stefano/Corbetta, Arluno/Vittuone).

5. Parchi comunali. Rimuovere recinzioni e limitazioni all'accesso (parco di Piazza Aldo Moro e in fronte a Via Carducci) manutenzione e panchine, sia per adulti che bambini. Partendo dalla constatazione che se il parco è frequentato da utenti di diverse età, adolescenti, anziani, genitori, etc.. non si verificano danni; essendo la compresenza un valido ed efficace deterrente, ancor più delle videocamere, agli atti di vandalismo.
Nota di merito alla Pro Loco per il pregevole lavoro nel parco di Villa Bosi che, ci auguriamo, sarà presto usufruibile dalla cittadinanza.

6. Strutture aggregative. Recupero del Graneè in Piazza Litta, direzione Via XI Febbraio, come polo culturale del paese, biblioteca e spazio culturale pubblico, e per i giovani, includendo luoghi dove suonare, tenere laboratori culturali, artistici e ricreativi; istituzione di un museo delle "arti agricole" (sulla scorta dell'esempio del museo agricolo di Albairate), adoperandosi per recepire i fondi dal ministero e dalle Belle Arti, ricordando che per un muro, quello del Comune, si sono trovati inutili e dannosi fondi. Adoperiamoci per il bene e la bellezza del paese, non per i muri.

7. Inquinamento luminoso. Adeguamento degli impianti di illuminazione pubblica alla legge regionale del 2001 in materia di inquinamento luminoso, ricordando che l'unico "antidoto" nei confronti del cancro e di varie patologie, viene dato dal nostro organismo stesso, che durante il sonno, al buio, al silenzio e senza campi elettromagnetici innaturali, genera la Melatonina. Non è capriccio da romantici volere il buio per le stelle; è un esigenza psico-fisica di salute.

8. Inquinamento acustico ed elettromagnetico. Rimozione dell'antenna in Piazza Litta (vedi introduzione) e adozione del regolamento di zonizzazione acustica.

Non è molto ma è già qualcosa per tentare di risollevare il paese dalla follia cementista che l'ha ammalato e avvelenato nell'ultimo decennio.
Come associazione e liberi cittadini abbiamo anche studiato e sviluppato piani per rilanciare le attività commerciali, culturali e ricreative, di servizi e assistenza del paese. Ma riteniamo che queste proposte debbano essere elaborate e costruite insieme alla cittadinanza tutta, in un contesto partecipato più ampio; dunque, il PGT è stato un primo passo per ri-avvicinare la gente al proprio paese e al vivere e decidere in prima persona del proprio paese.
E' difficile alzarsi, meno difficile è poi fare il primo passo e ancor meno complicato è iniziare a camminare per poi imparare a correre. Per fare questo serve la collaborazione e cooperazione dell'amministrazione comunale e del numero maggiore di cittadini.
Il futuro è nelle nostre mani.

Grazie dell'attenzione e fiduciosi nella bontà delle scelte che saranno prese
Cordiali e salutari saluti
Verdi Ambiente e Società circolo Ticinia, e cittadini di Ossona


In allegato le firme della petizione che richiede la piantumazione e cura di 4.000 alberi