sabato 10 agosto 2013

Milano non dimentica 10 agosto 1944 i 15 di piazzale loreto


Milano 10 agosto 2013  Piazzale loreto
Milano rende omaggio e testimonianza ai 15 partigiani uccisi 
la mattina del 10 agosto 1944 dai nazifascisti
presenti anche le delegazioni delle amministrazioni di Magenta e Abbiategrasso, le sezioni ANPI del Magentino, i partiti, i sindacati e le istituzioni di molti comuni della lombardia e cittadini, attivisti per i diritti civili, etc..




La strage [modifica | modifica sorgente]

La mattina del 10 agosto 1944, a Milano, quindici partigiani vennero prelevati dal carcere di San Vittore e portati in Piazzale Loreto, dove furono fucilati da un plotone di esecuzione composto da militi fascisti del gruppo Oberdan dellalegione «Ettore Muti» guidati dal capitano Pasquale Cardella[2], che agiva agli ordini del comando tedesco, in particolare del capitano delle SS Theodor Saevecke, noto in seguito come boia di Piazzale Loreto, allora comandante del servizio di sicurezza (SD) di Milano e provincia (AK Mailand).
Nel comunicato del comando della sicurezza nazista[3], si afferma che la strage fu attuata come rappresaglia per un attentato consumato il 8 agosto1944 contro un camion tedesco (targato WM 111092) parcheggiato in viale Abruzzi a Milano. Tuttavia, in quell'attentato non rimase ucciso alcun soldato tedesco (l'autista Heinz Kuhn, che dormiva nella cabina di guida, riportò solo lievi ferite) mentre invece esso provocò la morte di sei cittadini milanesi e il ferimento di altri undici.[4] Il comandante dei GapGiovanni Pesce, negò sempre che quell'attentato potesse essere stato compiuto da qualche unità partigiana. Certi elementi anomali hanno fatto definire da alcuni l'attentato come controverso: il caporal maggiore Kuhn aveva parcheggiato il mezzo a poca distanza da un'autorimessa in via Natale Battaglia e dall'albergo Titanus, entrambi requisiti ed occupati dalla Wehrmacht.

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