martedì 2 dicembre 2014

com. stampa pendolari, dopo il tavolo territoriale, verso expo

Giro e pubblico per conoscenza
consiglio anche la lettura di questo articolo sulla nomina del CDA di TRENORD, perchè mentre si svolgono tavoli territoriali che oltre a fare la "pace sociale" "dire che tutto va bene, sempre", non servono assolutamente a nulla, se non di consentire a Regione Lombardia e Trenord di poter dire "ma noi ascoltiamo". (tralasciando che spesso ai "tavoli territoriali del servizio ferroviario" non viene nemmeno un responsabile politico e quindi sono totalmente inutili).
http://www.ecodibergamo.it/stories/Cronaca/eletto-il-nuovo-cda-di-trenordsoprano-nominato-presidente_1090450_11/

ricorderei che le domande poste a inizio 2013, nel suddetto tavolo,
ancora non hanno avuto risposta.


Cari lettori, a voi la libertà di farvi un'idea, anzichè parlare dei problemi quotidiani, questi signori di regione e trenord, hanno in testa la pubblicità per expo! senza parole!!


comunicato stampa com. pendolari 


Ieri in Regione si è tenuto l’incontro tra gli esponenti dei Comitati Pendolari delle Linee Novara Varese Domodossola, i funzionari del settore trasporti di Regione Lombardia, i dirigenti di Trenord e RFI. L’incontro è stato convocato da Regione Lombardia - con tempismo sorprendente rispetto alla decisione del nostro Comitato (riunitosi l’11 novembre u.s.) di 



richiedere un incontro urgente - sia per presentare le novità d’orario che entreranno in vigore 
dal 26 Aprile in funzione di Expo 2105, sia per raccogliere e discutere le numerose criticità presenti sulle linee ferroviarie dedicate al traffico pendolare.

Si è cominciato con l’analisi delle criticità: le questioni principali sollevate dal Comitato S6 sono state le seguenti:

1.       Peggioramento netto del servizio in termini di puntualità, reso evidente dalla concessione per 8 mesi consecutivi del bonus sull’abbonamento mensile che lungi dall’essere un risarcimento sufficiente, non può non essere considerato come un’ammissione di incapacità da parte di Trenord di attuare misure atte a migliorare la situazione. Dato il contesto ORMAI PROSSIMO AL COLLASSO il Comitato esprime SERIA PREOCCUPAZIONE circa le modalità con cui TRENORD e RFI, con la supervisione di Regione Lombardia, vorranno affrontare l’incombente emergenza Expo 2015 e si chiedono, pertanto, quante e quali misure siano state messe in atto.
2.       Assoluta inefficienza del sistema informatizzato e manuale di comunicazione nelle stazioni, che si traduce in ritardi non annunciati, soppressioni non comunicate con tempestività - quando non comunicate del tutto - inesattezza dei ritardi riportati sui tabelloni. Tutto questo costringe i pendolari ad essere ostaggi di Trenord e RFI, in balìa di un DISINTERESSE totale da parte del vettore che impedisce al viaggiatore di potersi organizzare di conseguenza se un treno non arriva.
3.       Sicurezza sui treni sia in termini di condizioni di viaggio sia di tutela personale del passeggero. Tutti conoscono le modalità con cui si viaggia a carrozze ridotte ma forse NON tutti, in primis Trenord, sanno che quando si viaggia in orari meno battuti la sicurezza delle persone, soprattutto donne, non è garantita dato che il capotreno è spesso chiuso nella cabina di comando con il macchinista. La mancanza di personale di controllo mette il pendolare alla mercé di soggetti malintenzionati.
4.       Cronico problema di sovraccarico della linea nella stazione di Rho, dove confluiscono numerose direttrici, e dove spesso (come testimoniato anche dalle risposte agli innumerevoli reclami) si generano molti dei ritardi che affliggono la linea.

Al quesito nr. 1 ha risposto in prima battuta TRENORD nella persona dell’Ing. Giorgio Spadi responsabile della pianificazione strategica, il quale ammette che la distribuzione delle risorse (treni e personale viaggiante) sulla linea ferroviaria lombarda è insufficiente al fabbisogno e loro DI QUESTO sono consapevoli, tuttavia ribadiscono l’impegno preso e rispettato con il Comitato S6 per garantire le 8 carrozze sui treni che viaggiano negli orari di punta. A tal proposito è stato chiesto a Spadi di giustificare come mai lo scorso agosto non sia stato rispettato l’impegno (benché all'incontro del 3 Giugno scorso avesse garantito che non vi sarebbero state modifiche!), visto che, sin dall'inizio del mese, sono state tolte le 8 carrozze previste e qualche treno è arrivato con tre e poi, a fronte delle forti rimostranze e un comunicato del Comitato, con quattro carrozze (le otto carrozze sono state ripristinate solo alla metà di Settembre): dopo una serie di farfugliamenti NON HA SAPUTO dare una risposta precisa.

Un altro fattore che secondo loro ha penalizzato fortemente la S6 è stata la mancanza di 15 treni dalla flotta in manutenzione dal fornitore per via di un problema tecnico relativo all’usura dei bordini delle ruote dei treni. Questo aspetto era stato evidenziato anche nel corso di una precedente riunione con Trenord tenutasi a Novembre 2013. In quella sede ci avevano garantito che entro giugno 2014 la situazione si sarebbe risolta. E’ ovvio che così non è stato. Ora si sono impegnati a far si che TUTTI I 15 treni vengano rimessi in marcia entro e non oltre il 31 gennaio 2015. Questo perlomeno è l’unico impegno che il nuovo dirigente di linea Ing. Alberto Minoia -fresco di nomina - è stato in grado di prendere con noi. Degna di nota l’ammissione del fatto che la mancanza di materiale è un’altra delle principali cause di ritardo, oltre che delle limitazioni di percorso che portano i convogli a partire/ terminare la propria corsa a Mi Certosa, stazione che (come ribadito dal Comitato) non è di alcuna utilità per la maggior parte degli utenti.

E’ stato poi il turno dell'ing. Giorgio Botti, responsabile commerciale territoriale di RFI. Anche loro sono consapevoli dei peggioramenti sia nei tempi di percorrenza (ritardi) sia nella qualità dell’informazioneelargita. Secondo i loro dati, su 2300 treni che viaggiano quotidianamente sulla rete ferroviaria lombarda 1/3 arriva con 2-3 minuti di ritardo, i restanti 2/3 con 6/7 minuti. Secondo RFI la causa principale è da attribuire al notevole incremento dei numero dei passeggeri da 400.000 a 670.000 dal 2009 ad oggi che significa 20% in più dei treni viaggianti sulla rete. A questo vanno ad aggiungersi i guasti che si verificano nella misura di 15 al giorno. Il che incide per 1/3 sulle cause di ritardo.

Cause secondarie ma comunque importanti.

  • I cantieri aperti, Solo per la rete lombarda sono stati investiti 4 miliardi di euro per interventi di potenziamento infrastrutturale pianificati fino al 2020 (in gran parte per la realizzazione della linea AV Milano-Verona, come precisato poi). Di questi, 700 milioni sono destinati al potenziamento delle linee regionali (2.400 Km). I cantieri aperti anche se attivi di notte possono rallentare il traffico diurno.
  • L’aumento degli standard qualitativi dei sistemi di sicurezza. I nuovi sistemi elettronici di controllo sui treni, che a loro detta sono i più sicuri d’Europa, impongono uno stop di 15 /20 minuti in caso di guasto prima della ripartenza.

L’insieme di questi fattori ha peggiorato l’incidenza dei ritardi del 7%, medio sulla rete regionale, rispetto a 2 anni fa. Sulla S6 la situazione ha subito un crollo verticale visto che la percentuale di treni arrivati entro i 5 minuti di ritardo è scesa al 71% contro il 78% della S5 e il 76% della Domodossola. Se teniamo conto che il ritardo percepito dal pendolare, nel segmento di maggiore utenza, è diverso dal loro dato, rilevato sull’intera tratta, è facile comprendere che abbiamo tutte le ragioni di essere arrabbiati: anche sotto questo aspetto, al di là dell’attendibilità dei dati, la nostra linea ha il primato peggiore. E' stato interessante notare come, per la prima volta, RFI e Trenord si rimbalzassero le responsabilità di tale situazione.

Circa la questione di cui al punto 2. Sistema informatizzato e manuale di comunicazione, RFI segnala di aver intrapreso una campagna straordinaria di formazione per i propri addetti (?), in merito alla gestione delle situazioni di emergenza, avendo loro stessi riscontrato delle carenze a livello di comunicazione in occasione di tali eventi.

Infine si è arrivati alla presentazione dell’orario in occasione di Expo 2015:

  • Nel periodo di Expo, quindi a partire dal 26 aprile fin al 31 ottobre, verrà creata una linea ad hoc, la S14 – Rho - Rogoredo – che viaggerà solo nell’orario di apertura della manifestazione, dalle 9.00 alle 20.00, con frequenza ogni 30'.
  • La linea S11 - Chiasso Como Monza Milano Garibaldi - sarà prolungata a Rho, collegando tale stazione a Bicocca e Greco Pirelli. La modifica (finanziamenti permettendo) permarrà anche dopo la fine dell’Expo, risponderebbe così alle richieste di pendolari e studenti del segmento ovest che si dirigono verso le zone Monza – Bicocca.

Quindi sulla tratta Rho-Milano avremo 4 treni in più all'ora: alla faccia del "sovraccarico della linea"!! Ci dicono che sono in arrivo 63 nuovi treni: ora che arriva l'Expo fanno saltare fuori i treni che non c'erano per il servizio pendolari?


E' evidente che siamo preoccupati per ciò che avverrà fra pochi mesi, una situazione già peggiorata che non promette nulla di buono: prevediamo tempi ulteriormente difficili per i pendolari.!!



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