giovedì 6 settembre 2012

Veniamo da lontano, andiamo lontano

Veniamo da lontano, andiamo lontano
Ieri sera (il 5 settembre), Magenta è stata illuminata dalle sapienti e storiche memorie e parole del cantautore libertario e anarchico Alessio Lega.
L'occasione era il ricordo della data che cambiò le sorti della seconda guerra mondiale e,                     di conseguenza, di questo pezzo di terra, che oggi, aspiriamo a chiamare repubblica, anche se di "res pubblica" ve n'è ancora molto poca e i potenti che sfruttarono le genti nei secoli passati, sono ancora gli stessi, discendenti impenitenti e arroganti, custodi della tirannia che fù, ed è per questo che siamo ancora qua.. (ops.. sorry, sto deviando il discorso, ma conoscendo un po' di dinamiche "burattinaie del potere" mi vien difficile tacere), ma questo è un altro discorso.
L'8 settembre 1943 il Re scappa e l'Italia non sa da che parte stare.. ops, che concetti "fuorvianti",           le "genti tutte" di questa terra, dalle alpi ai mari che la bagnano e la rendono quella meraviglia che tutti sappiamo, non avevano questi problemi, loro sarebbero state con la pace, ne con i folli nazisti ne con gli alti, ma forse solo con se stessi e la propria vita, china sui campi da coltivare. Ma come oggi, chi vota per la guerra, non la combatte e la fa fare a chi non la può fuggire. (e questo "stato" da dove scrivo ne sta combattendo 18, alla faccia dell'articolo 11 della nostra costituzione..  dai, giusto per rispolverare l'ABC della nostra convivenza civile...
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.)

Torniamo alla bella serata magentina, la pioggia ha provato a boicottarci, ma al riparo di Casa Giacobbe, siamo stati allietati e acculturati dai vari episodi di libertà che il bravo cantautore ci ha narrato:
dalla spagna del 1936, quando molti nostri conterranei, vuoi per sfuggire al fascismo, vuoi per senso civile e amor di libertà, andarono in spagna a combattere il franchismo e a provare di salvare la Repubblica.
ai diritti dei lavoratori
ai diritti delle donne, con il toccante aneddoto di una poetessa del 1500, che fù lapidata dai fratelli a 27 anni, perchè a quell'epoca le donne non potevano scrivere
al ricordo di Carlo Giuliani
eh... va bè, se vi dico tutto, poi magari fate i pigri e non andate ad ascoltarlo!

é stata una serata anche per ricordare tutti gli attivisti dell'ANPI che ora fanno la resistenza ad altri "livelli vibratori". Riposino in pace!
La resistenza è per i vivi! e chi lotta per la libertà (di tutti), vive per sempre!

p.s. L'8 settembre era anche il compleanno di Wanda che all'epoca, giovane madre, percorse di notte, per non farsi prendere dai militari, con in braccio Mauro, mezzo nord Italia, per cercare un riparo e un briciolo di sicurezza. I motivi e il resto, chissà, forse un giorno troverò la forza e voglia di scriverli. bè, Auguri Nonna! Stai bene e.. non farmi ingrassare tutto il paradiso con le tue prelibatezze!


Nessun commento:

Posta un commento