180 anni fa, per una foto in bianco e nero, venti minuti di posa,
poi, la foto a colori, il cinema, il digitale,
i treni, il vapore, il motore, l'elettrico, il tram, la metropolitana,
la musica, soave accompagnava nell'evolversi, spesso incompreso e inatteso o forse solo sperato, di quei passi che si solcava al buio.
labirinto sotterraneo, dell'economia dei flussi
di una metropolitana completamente automatizzata, a tratti ancor più alienante, da suggestioni distopiche o futuribili
un esperimento video,
con l'intramontabile Debussy a dare il ritmo
click per VIDEO. Opera in 3 parti. Parole, Immagini, Suono. Metropolitana 5 Milano
se non vi apre il video sopra
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descrizione
"l'opera", in tre parti,
lo scritto,
decodificato in foto/immagine, 4 termini;
il progresso dei mezzi, in 6 termini .
La velocità, altro elemento,
l'automatismo, come caratteristica.
La musica, che trascende lo spazio/tempo,
creando una "sua" dimensione.
da un lato, il rischio distopico del romanzo di Emile Zola,
dall'altro l'incantamento tipico dell'animazione delle immagini.
L'arte suscita emozioni e sensazioni.
in evoluzione, non solo il passaggio della metropolitana, ma il "suo" percorso di avvicinamento e l'esperienzialità generata (nel video a seguire)
click per VIDEO Milano Metropolitana 5 un pensiero postmoderno
il cortocircuito dell'algoritmo e dei cookies,
il paradosso della ricerca,
più cerchi, profilato,
meno potrai trovare,
ma solo ritrovare,
quindi, anestetizzando e annullando la ricerca,
o meglio, continuando a illuderti
di cercare quel che ti si vuol mostrare
in bici per vedere quel che.. a 100 metri non si scorge, la pista ciclabile tra Inveruno e Furato