lunedì 27 agosto 2012

Pedalando in Val Susa (reprise, part 2)

Come promesso in chiusura dell'altro post, mi sarei dedicato anche alla cucina del campeggio.
Penso che le scuse alle multinazionali dei cibi di plastica e al cibo immondizia siano la prima cosa da fare; purtroppo nel campeggio il cibo immondizia e le porcate delle multinazionali, non han trovato cittadinanza alcuna.
Come dimostrano anche le foto, i prodotti sono tutti frutto dell'amore per la terra (e non è un jingle pubblicitario) e della passione dei val susini... notare anche il foglietto usato per dividere le erbe e gli aromi (mica quelli "naturali" presenti nei cibi industriali!!!).

Per dire due cose su uno dei miei argomenti preferiti, l'alimentazione... pensiamo e riflettiamo.. dunque, a Milano, nei ristoranti di lusso, il capocuoco fa preparare la cosiddetta "linea" il lunedì mattina; questo vuol dire che se prendi un piatto di pasta al pomodoro (che acidifica il sangue, ricordiamo) il sabato sera, la passata è stata preparata il lunedì mattina... mentre se in valle, la pasta viene avanzata, la si da ai cani.. e il condimento viene preparato ogni giorno, anzi, due volte al giorno; la mattina per il pranzo e il pomeriggio per la cena; e questa è la prima nota di colore.

la cena. Pasta pomodoro e olive, carote saltate, patate bollite, legumi.. non ricordo più..

La seconda nota è il prezzo. A fronte dei 5, fino a 12 euro per un solo piatto di pasta (dicevamo con "condimento" stagionato, surgelato e non fresco) in città, a un euro (minimo, max 20 euro)  di offerta si possono gustare, un primo, dei secondi e.. no, il dolce, no, visto che sappiamo gli effetti nocivi degli zuccheri raffinati (causano stress, ansia etc..) ma invece ottima frutta.
Per rendere l'idea brevemente cito un amico che continua a ribadire..."ottima, questa cucina casereccia!!!"
ehm.. non confondete, non è una sorta di pubblicità progresso.. perchè se poi andate troppi in valle alla mensa del campeggio, poi per mangiare ci vuol più tempo!! 
Ovviamente i piatti son di ceramica e le posate sono vere e non di plastica o di mater-b, (la triste moda contemporanea di usare il mais come plastica, invece che come cibo..) ed è compito di ciascuno lavarli, asciugarli e metterli a posto; ed è più facile farlo che spiegarlo!!!



il pranzo, pasta con verdure saltate, caponata di melanzane, zucchine etc.. lenticchie .

I giorni di campeggio sono stati pochi ma intensi e a dire il vero, non penso che esistano parole per descrivere i balli notturni con genti di mezza europa, spensierati a ballare quella che ora chiamiamo trash ma che ci diverte un mondo... e il vento che ci accompagnò    Rock n' roll Robot

o le passeggiate a Chiomonte e Susa a parlar di arte Gotica con giovani studenti delle superiori.. acculturati più di tanti laureati... ma qua rischiamo di scomodare Vaneighem e "l'avviso agli studenti" e poi mi accuserebbero di divagare...

Quel che mi spinge a scrivere questo post, come il titolo invoca, è la pedalata di ritorno da Chiomonte a Torino
Eccoci alla partenza fuori dal campeggio!

Il viaggio parte bene, rapido e veloce, giusto una prima difficoltà per "assestare" l'equilibrio visto il bagaglio e via!!! Salita a "spinta" fino al paese (il campeggio si trova a lato del fiume in vallata, n.d.r. hi hi), con telefonata dopo 50 metri. "Gibo, va che gli sbirri oggi fermano tutti in piazzetta", al che mi ingegno e "divento invisibile", non che abbia nulla da nascondere.. anzi.... li manderei a cercare dove ci sono i veri delinquenti, come dico nel video sulle mitigazioni a: Ossona: la farsa delle mitigazioni ambientali (video)
ma giusto per non perdere tempo in vuote parole.. e soprattutto il treno a Torino!
Chiomonte Susa, è uno spettacolo, discesa e mi trovo a frenare per evitare di "decollare"... divertentissimo quando sbucando da un tornante mi trovo la "carovana" di jeep, autoblindo, furgoni e macchine dei carabinieri... senza pensarci, saluto anche loro, visto che da quando son partito, mi salutano e incitano tutti... va bè.. spero non l'abbiano frainteso i saluti, dopo la polemica sulla "pecorella", meglio non dare pretesti!!
Troppo bello per durare; e da Susa a Bussoleno inizio a capire che non avrò vita facile, la strada si fa piatta, qualche dislivello ma la pendenza non mi aiuta più e tutta l'energia viene dalle gambe.

Susa. fuori dalla Basilica.   Il sindaco di Venaus Nilo Durbiano
Il sole è caldo e scotta, il vento in faccia fa compagnia, ma la vera energia che mi consente di proseguire  pedalando sono le persone che mi salutano e incoraggiano, alcuni addirittura si accostano per salutarmi ed esprimere la loro solidarietà, non a me, logico, ma alla nostra causa in difesa della VITA DELLA VALLE, che poi riassume e esplica tutte le contraddizioni di questo sistema economico o quanto meno di quei quattro ladroni che ci vorrebbero governare.. e si, perchè in terra val susina, il popolo comanda e il governo ubbidisce... potete chiedere pure al mitico sindaco di Venaus, giusto un aneddoto, sabato sera durante la veglia di preghiera per il pilone, Gabriella chiede, "c'è qualcuno con una voce bella e forte? ah.. ma c'è il sindaco! coraggio vieni a leggere", e il sindaco prontamente obbedisce all'invito!!!
 Torniamo alla pedalata.
Quale miglior modo di comprendere le cose se non guardarle e vederle con i propri occhi?
Percorro sotto il sole la strada statale 24.. potrei fare anche la strada statale 25; tanto sono parallele e viaggiano una a fianco dell'altra e sono due "belle" (si fa per dire) strade larghe e con poco traffico; vedo anche la ferrovia ma non ci vedo i treni! in 3 ore forse ne avrò incrociato uno, ma per il resto, una strada ferrata muta e silente, che richiama all'immagine la conquista del west di un'800 americano di frontiera, più che il ricco e industrioso Piemonte.
Pedala pedala, il sole scotta... a 30 km da Torino sono letteralmente cotto, nonostante l'energia e la buona vibra che mi regalano tutte le persone che incontro, decido di fermarmi alla prima abitazione a chiedere un po' d'acqua... che sulle strade statali mica ti mettono le fontane! (sigh)
Vedo una casa e mi metto a urlare "ehi, di casa! c'è nessuno? mi date un po' d'acqua per favore.. ho sete".. ed ecco quello che mi pare un colpo di scena
Arriva una signora e... è la signora che ha organizzato la veglia di preghiera la sera prima, quella di cui pure il potente giornale di comunione e liberazione parla e ne parla a proprio modo.. ve lo posto, almeno potete vedere i commenti, miei, di perino e degli altri..  
Mi offre da bere, mi da una bottiglietta per il viaggio e ... dai, non ci son parole; stremato per il caldo, l'acqua è come la vita e.. 
Bene questo sarebbe tutto, perchè è oltre la poesia e la storia, e il pensiero va a San Michele che sconfisse il drago, simbolo del male.. mi sa che sta guardando giù.. e in effetti tutto il percorso è sotto "il dominio" della "sacra di san Michele" che dal medioevo scruta ogni singolo passaggio tra Piemonte e Francia.

Dopo questa breve sosta riprendo il mio "cammino", anch'esso, se vogliamo con la sua valenza simbolica; ad ogni colpo di clacson e a ogni saluto, mi sembra sempre più di portare le ragioni dei val susini in città!
Ed eccomi a Torino, dove la ruota anteriore della bici, inizia a cedere... già era consumata, l'ultimo pezzo di strada con l'asfalto nuovo le è stato quasi fatale e mi ritrovo con la ruota sgonfia. 
Fortuna che ho ancora un ora prima della partenza del treno; mi chiamano gli altri mentre sono in treno all'altezza di Avigliana e all'ora decido di fermarmi in questo splendido giardino, della villa del tesoriere

Guardate che pianta!! Fantastica! Ovviamente la bandiera richiama l'attenzione di molti e dopo 20, 22 secondi mi trovo a dover esporre la posizione della Francia che dice chiaramente che fino al 2024 non se ne parla di una linea ferroviaria che non serve a nessuno e, difficilmente anche nel 2024 si avvieranno i lavori, visto che dal 1996 i flussi merci e persone tra Lione e Torino, sono in costante diminuzione; i signori accolgono con stupore queste informazioni e se ne dicono soddisfatti, "basta buttare i nostri soldi.. ci stan tagliando pure le pensioni" dicono quasi all'unisono le persone ferme ad ascoltare... unica nota dolente, passa un altro "pensio" e dice.. "solo bugie, solo bugie.. volete farci vivere nelle caverne.. la tav la fanno, la fanno", sarà stato il viaggio, la villa, non so che, ma con una calma cosmica invito il signore ad informarsi e che se si affretta riesce a farsi dare un passaggio da quell'asino che vola che lo ha appena sfiorato.

Ah, quasi scordo un'altra perla di gioia per il futuro... all'ingresso di Torino trovo una fontanella e mi fermo a bere, riparto e dopo 100 metri, vedo un ragazzo con una maglia con la scritta EZLN... ci salutiamo, mentre grido.. "sono stato anch'io a Oventik!!!".. e mica me lo ritrovo col figlio piccino piccino al parco?
Il treno è ancora a 50 minuti di tempo e a 10 di pedalata, scopro grazie al giovane padre e allora come concludere il breve transito torinese, se non con un improvvisato spettacolo di giocoleria?
Bene, il momento è giunto, vado in stazione.. con molto anticipo, la ruota davanti è sgonfia.. mentre cammino trovo un signore fuori da un portone e allora, io provo a chiedere, e lui mi risponde affermativamente: si, ha la  pompa per la bicicletta e la va a prendere in cantina; mi intavola anche un discorso sulla val susa.. mi dice di aver visto un documentario su Genova due sere prima e.. bo, ci salutiamo che il treno mi aspetta se mi perdo in chiacchere.  Grazie Ambrogio! ( e si, si chiama cosi... mentre il giovane padre si chiama Simone e il figlio Pietro.. e poi ditemi che non è stato un viaggio ai confini della ... non so nemmeno io cosa.)

Sperando di essere stato chiaro e di non averVi annoiato, vi saluto con un bel
A SARA' DURA'   (per loro)











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