martedì 22 settembre 2020

M5S. Eleonora Evi. Congresso subito

 Che sia troppo tardi ormai?

E’ la domanda che mi faccio e vi faccio. 

Il risultato del referendum non può oscurare il disastro che è avvenuto nelle regioni, dove il Movimento 5 Stelle è letteralmente sparito. 

I motivi di questo dissolvimento, a mio parere, sono tanti. 

Abbiamo tradito battaglie storiche e perso il coraggio di dire no.

Abbandonato i territori e mortificato tante persone di valore.

Abbiamo svuotato di senso e svilito strumenti digitali eccezionali e dall’enorme potenziale per far esprimere i nostri iscritti e decidere insieme, cambiando e calpestando in troppe occasioni la volontà espressa dalla base.

Abbiamo dapprima creato nuovi ruoli e “team futuristici” per darci un’organizzazione per poi subito dopo delegittimarli in favore di più comode riunioni a porte chiuse tra persone senza alcun titolo o valido motivo a parteciparvi.

Senza dubbio il Movimento ha cambiato il modo di fare politica, ha portato nuove idee, ha messo al centro del dibattito pubblico e delle scelte del paese temi quali la giustizia sociale, l’ambiente, la legalità, la trasparenza e molti altri temi che per decenni sono stati completamente dimenticati dalla politica, ha favorito il rinnovamento della cosiddetta “classe politica”, ha cercato di costruire nuovi strumenti di partecipazione democratici per rendere le istituzioni più vicine ai cittadini e tutto questo lo si è fatto con grande amore e con passione. Ma oggi? 

Da ieri tutti invocano gli Stati Generali. 

Andavano fatti mesi e mesi fa, dopo il risultato delle europee. Una richiesta fatta da più parti e puntualmente inascoltata dai “vertici m5s”.

Mi auguro che il momento di confronto di cui abbiamo bisogno arrivi presto. Ma per davvero. E che sia un confronto profondo e totale, per capire prima quali sono i nostri obiettivi, le nostre battaglie, la nostra identità e poi come li realizzeremo, con chi e con quale struttura organizzativa.

E per farlo serve un vero e proprio Congresso, che sia ampio, partecipato e democratico.

Non potranno essere accettate soluzioni di facciata, magari preparate a tavolino e fatte ratificare on line. 

Così come non potranno essere accettate formule di governance che non prevedano il completo azzeramento dei cosiddetti “vertici” attuali che, evidentemente, hanno enorme responsabilità di avere prima fiaccato e ora, forse, colpito a morte il Movimento 5 Stelle.

Congresso subito. Prima che sia davvero troppo tardi.

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