mercoledì 14 ottobre 2020

ricordi genova luglio 2001. testo per spettacolo teatrale all'IDEAL di Magenta, promosso da Punto Rosso 19 luglio 2008

il luglio del 2001

moltitudini di persone accorse nella città ligure, la città dal centro storico più grande di europa. una città violentata dalla follia megalomane di un piccolo uomo e dei suoi 7 amici. In 8, autodefinitisi grandi. Grandi nei danni che hanno inflitto al mondo e che vogliono ancora infliggere al mondo, ma così piccoli di fronte a quella moltitudine di persone che è giunta da tutto il mondo per dirgli che loro sono 8 criminali e noi 6.000.000.000, sei miliardi di uomini e donne, anziani e bambini che chiedono giustizia, chiedono dignità, vogliono dignità, stanchi della schiavitù e della menzogna. Schiavi di un economia che brucia migliaia di tonnellate di generi alimentari per tenere alto il prezzo degli alimenti, con la scusa che se no, non c'è mercato... le arance in sicilia, pomodori in abruzzo e meridione... solo per guardare in casa nostra... maree di cereali convertiti a carburanti per vedere l'ultimo vizio dei potenti, guerre e guerre, per il potere e affamare.

e tornano alla mente quelle giornate

la gioia dei social forum, forum, insiemi di persone e genti da tutto il mondo, dai cattolici agli anarchici, socialisti, missionari, comunisti, la rete lilliput, ambientalisti, premi nobel, i pink, le bande, le associazioni, etc.. etc...  la MOLTITUDINE come venne in seguito chiamata.. impossibile elencarli tutti, e poi migliaia e migliaia di persone

giorni intensi, dibattiti e convegni, il contaminarsi di culture e di informazioni

prendere coscienza che la sopravvivenza della specie umana, passa dai contadini indiani che lottano per salvare i propri semi dalle multinazionali americane, come ricorda vandana shiva, che la nostra salute è minata da multinazionali che inventano malattie per vendere farmaci.. scoprire che la nostra pasta viene fatta con grano modificato dall'argentina, che è tutto un inganno

genova, quei giorni

credevi nella democrazia

trovasti uno stato di polizia

e ora sai, dopo quelle lacrime da lacrimogeno e amarezza, che la giustizia non esiste per chi non è tra i ricchi

hai preso coscienza

niente e nulla sarà più come prima

hai visto il tuo stato uccidere

hai visto costringere un povero cristo uccidere un altro povero cristo

chissà se poi è stato quel carabiniere nella camionetta e non qualche graduato, comandato dalla cabina di regia del fascista fini presente a genova

il macellaio de gennaro, fu promosso anche da prodi

quando si picchiano i deboli, i potenti sono sempre contenti

il teatrino dei ds, "contestiamo o forse no, aspettiamo e vediamo, vediamo e aspettiamo, gli 8 criminali ma non andiamo in piazza che c'è sempre qualcuno che non comandiamo"

ma la gente c'era

venerdì l'omicidio di Carlo

sabato 200.000 - 300.000 impossibile contarli, le federazioni giovanili dei ds che disobbediscono alla segreteria nazionale e arriavano anche loro, i greci, gli inglesi e francesi, i turchi, i curdi, gli indiani, anche gli americani a contestare il loro presidente criminale...

scusate non possiamo dimenticare

anche te, anche voi, non potete, non dovete dimenticare

questa è la nostra storia, la storia di tutti

ancora non sappiamo chi è stato ferito o ucciso..

dopo 7 anni arriva una finta condanna per i poliziotti incriminati

strano tempismo, giusto a inizio settimana dell'anniversario

 

quanta rabbia in fondo al cuore

credevi nella democrazia

hai compreso che è solo uno stato di polizia (alla diaz, alla bolzaneto.. torture e violenze di regime)

ora sai. ti sei svegliato dal sonno della televisione, del cabaret serale e del pallone domenicale

va sempre peggio, dalla sanità al lavoro, ricatti su ricatti

non dimenticare vuol dire tornare a parlarsi, affrontare i problemi quotidiani insieme, non scappare dietro a gran premi e soliti scemi, parlare, confrontarsi, crescere e organizzarsi

 

genova è stata quella violenza dello stato, diretta, la stessa violenza che vediamo oggi sui posti di lavoro, dalla cassiera dell'esselunga malmenata all'ennesimo morto sul lavoro, alla mafia della sanità che uccide, alle grandi opere inutili ai cittadini ma utili alla mafia, e ormai che differenza c'è.

genova è stata la conferma

prima napoli e il sigh centrosinistra, poi genova e il centrodestra

si è fatta l'abitudine? non penso

è solo questione del loro potere

 

 

genova

la rappresentazione della realtà

un'attenta regia, dai giorni precedenti, direttori di telegiornali che per guadagnare la scena si spediscono lettere e proiettili, la farsa mediatica che monta.

Utili idioti e idioti utili, la complessità degli avvenimenti e avvenimenti complessi, di difficile comprensione, ancor più interpretazione.

una preparazione alla manifestazione?

due preparazioni alla manifestazione?

moltissime e differenti preparazoni alla manifestazione

dalle torte fatte in casa dalle anziane, a palestre per picchiatori in divisa e l'abbruttimento dell'uomobestia, da cene vegane e approfondimenti etici a prove di teatro della resistenza e di nuova solidarietà, da scambi di opinioni e prese di coscienza a premeditare la vecchia delinquenza che si dipinge sempre come nuova ed eccezionale ma è triste realtà, lo stato che non si lascia discutere e affonda i suoi colpi, un nuovo omicidio, servizi segreti in piazza, non possono sbagliare nulla. qualcuno dovrà morire in piazza alimonda, questo è il tranello e ci cascheranno.

2001 nessuna odissea nello spazio, solo il solito strazio

da fine giugno la tv nazional popolare commerciale e i giornali degli industriali, ormai tutti, terminata la stagione degli editori progressisti, sono in preda a chi la sparge di più, merda su chi pensa da solo, chi non si arruola nelle 2,3 correnti preconfezionate.. da "loro sono quelli che hanno i soldi e fanno ricchezza (la povertà, le guerre, lo sfruttameto, lo dimenticano sempre...) ed è giusto che decidano loro... saranno mica 2 pezzenti comunisti sconfitti dalla storia che li potranno fermare", passando da "bhe vede, noi non è che siamo contro, sa, noi, vogliamo, aspettiamo, vogliamo vedere cosa decidono e poi valuteremo se indire una grande manifestazione, sa è una piazza, un momento difficile", rieccheggia la cantilena di d'alema a qualche dichiarazione sulla stampa locale alle prese con parrocchie e preti missionari... mica possiamo tacere di questi preti pensa il regista.. e gli altri? altri chi? dai qualche dichiarazione ad effetto, della serie per ogni dichiarazione di esponenti dei "movimenti e cittadini autorganizzati in associazioni" la stampa riesce a farne emergere 29 distinguo in 2 secondi

la cabina di regia va alla grande, sai, le esperienze! Cile, sudamerica tutto, spagna, grecia, italia, germania nazista etc.. i metodi son sempre quelli.. la dittatura da stabilità, sai se poi qualche cretino pensa che è democrazia, allora la dittatura è salva.

 

le voci della gente, di quell'universo variegato fatto da comitati di base, sindacati, associazioni, cattoliche, pacifiste, ambientaliste, terzomondiste, le comunità in lotta per l'indipendenza e la dignità, anarchici, radicali, socialisti, comunisti, progressisti, di tutto il mondo non hanno un microfono che amplifichi la loro voce... ma si sentono nell'aria e tra la gente, nei discorsi per strada, i muri si colorano, appaiono appelli a raggiungere genova... ma la demenza di massa detta tv, niente. poco importa, le persone in piazza ci saranno

alcune voci del variegato arcipelago che si muoverà verso genova

"noi saremo in piazza per dar voce a chi voce non ha, a quei 6.000.000.000 considerati come merce e materie prime, anzi ancor meno, il petrolio, diamanti etcetera non li lasciano morire, gli umani si"

"coi nostri colori e la nostra gioia di vivere renderemo ridicoli quegli 8 criminali, chiusi fuori dal mondo, perchè il mondo siamo noi"

"la nostra genova sara 3 giorni di dibatti, assemblee, 3 giorni di studio intenso e affascinante per conoscere e comprendere a fondo il mondo, prima che quegli 8 lo mandino definitavamente a fondo, come già vedete"

"noi saremo a genova per dire che lor signori non sono ben accetti, chiusi nella zona rossa, noi oltrepasseremo la zona rossa"

altri non dicono nulla... molti vengono fermati ad ancona, sono i greci che arrivano con varie navi, si sa, in grecia il movimento è forte, è ancora vivo il ricordo della dittatura. siamo a mercoledì. il loro spettacolo sta per iniziare

 

secondo voi dove arriva il dibattito? all'ultima frase e a quelli che non parlano. cresce l'allarmismo.

il venerdì prima e poi il martedì questi grandi capi dell'informazione si fanno recapitare buste con proiettili e appaiono in tv per criminalizzare... copione già visto ma chi segue veline, calciatori e grandi fratelli come fa a ricordarsi la storia di 20 anni prima, a scuola mica la studi!! perchè? altrimenti pensi ed è il pensare, il poter pensare che infastidisce gli 8 grandi e i loro servi.

giovedì inizia il contro forum, promosso da migliaia di associazioni, seminari e laboratori di approfondimento sulle problematiche del pianeta e di chi lo abita. La sera grande concerto di manu chao e molti altri.

venerdì. assemblee, dibattiti, seminari, lezioni etc...

e poi, come un novello venerdì santo ecco un'altra crocefissione, un giovane ragazzo, sacrificato agli altari della repressione di uno stato di polizia che non ha più bisogno di fingersi democrazia.

saranno le 3 come per cristo? ma, la vita è spirata, le notizie che giungono sono confuse... ricordo ancora quando appresi la notizia.. per radio, era una notizia incerta, "un giovane ferito a terra, un lago di sangue, aspettiamo a dire di più",

"aspettiamo a dire di più, attendiamo conferme" e incominciava nella testa una lunga serie di domande.. non si può morire per esprimere un'opinione, cazzo, da quando sono al mondo la polizia non uccide più, ma come???

 

e li, rabbia? odio? paura? tensione?

è la realtà, è il posto dove vivo.

hanno ucciso un ragazzo

 

non ci credo, non ci voglio credere, ma si che è un brutto sogno, è uno scherzo, non può essere vero.

 

venerdì sera a cena.. ma mica vorrete andare a genova la polizia uccide, non senti la radio, non senti che dice? la madre apprensiva, giustamente apprensiva, vuole convincere il figlio.

il figlio pacato le risponde "ma è quello che vogliono, è per questo che dobbiamo essere ancora di più, si, lo so che hai paura, è normale è questo che vogliono metterci in testa ma noi saremo tanti, tantissimi"

alle 6 di mattina fuori dalla sede provinciale dell'arci di Parma ci sono una decina di pulmann, l'associazionismo parmense, gli scout etcc. prima cattiva notizia, dei 3 pulman dell'arci uno è stato cancellato, la sera prima in una quarantina ha dato la disdetta, si tratta di gente con bimbi piccoli... come biasimarli, e poi una buona notizia, le signore di un circolo hanno preparato teglie di crostate per tutti... terribili parmensi pur di non dar soldi al potere, parmalat o barilla, si son fatte 3 giorni a cucinare per tutti..

l'aria che respiro alla partenza è strana, come una gita ma con più consapevolezza

parte il viaggio, sosta nel tragitto, si arriva a genova, non si vede polizia... strano.. la vedremo dopo

i pulman ci lasciano vicino allo stadio e via, la città è un'oceano di persone, di bandiere, di colori.

ancora assonnati a cercar focacce e curiosare in giro

la città dipinta dalla tv, chiusa e infastidita dai manifestanti non esiste, sono tutti gentilissimi, i sorrisi si sprecano.. e già ti vien da pensare che un mondo migliore sta già iniziando..

manifestazione con partenza alle 14, ma sono appena le 11 e già ci incamminiamo perchè continua ad arrivare gente e la piazza del concentramento è già stracolma... si va a passo di lumaca...

lungomare... vedi le prime devastazioni di questo stato di polizia, recinzioni alte 5 metri, strade divelte dai carabinieri per creare trincee.. ci si chiede il perchè.

spettacolo iniziato. inizia la dittatura, inizia la mattanza. basta parole. il singhiozzo non mi fa scrivere... foto c'è ne sono

ognuno guardi, ognuno comprenda, ognuno ricordi

 

da allora non credo più

non credo più in quel che mi dicono, in quel che mi mostrano

 

voglio comprendere, voglio capire

 

no.no, noooooo

rimane solo un grido straziante

la gioia della preparazione della manifestazione è dissolta

 

hanno vinto loro

non si è parlato di proposte e soluzioni per fermare la fame nel mondo, il surriuscaldamento planetario, le guerre, i genocidi e i mille e più problemi che sconvolgono questo povero pianeta.

no. hanno parlato solo di violenza

e noi

siamo umani e ci siam cascati

a 7 anni ricordiamo, giustamente, la mattanza e le carneficine della diaz e della prigione di bolzaneto, ma ci stiamo dimenticando quasi i perchè... cosi vogliono loro... noi li ricordiamo ma effettivamente è poi difficile parlare di soluzioni e proposte alternative per la salvaguardia della e dell'umanità quando si hanno negli occhi immagini di terrore

 

genova libera

genova libera

genova

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