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lunedì 15 agosto 2016

un rebus tra selfie e interpretazioni

‪#‎selfie‬ di quando ‪#‎stacco‬ necessitano di ‪#‎esegesi‬  (nota di (non) redAzione, il tutto vien da passeggiate e da foto pubblicate su facebook)
a volte anche per me, o, se vogliam "volare basso", almeno una elasticità mentale da rebus; 
ma forse è proprio quello che li rende unici; 
non avendo la pubblicazione delle soluzioni nel prossimo numero della "settimana enigmistica" 
vado a "narrar" ed "esplicitar", le didascalie mancanti; poi, chissà se fb, vi mostrerà questo breve e se cosi fosse, chissà se avete indovinato o vi siete avvicinati


"l'insostenibile leggerezza dell'essere" (con google che fa da comun denominatore, in questa epoca web; a proposito, chissà come la definiranno i posteri, ormai una decade di youtube e un ventennale del web "para todos" o quasi)
la prof.ssa Antonietta Pistone riassume con 

"perdere di senso per acquisire significato";


foto cucinante; trasgressione ai dettami della macrobiotica; 

le solenacee tendono ad "acidificare" il sangue e di conseguenza i comportamenti e pensieri, 
ma a piccole dosi, richiamano la trasgressione e il piacere che da li ne consegue (pensando a O.Wilde)


l'ombra della bicicletta,
movimento della volontà; eppur si muove.



parco di Villa Litta: l'immensità e armonia della natura, una cura umana nascosta e tangibile, nel ricreare un ordine "superiore" che dona lucentezza propria dei parchi che fan filtrare luce.



sempre in Villa Litta a Lainate, il "passaggio", percorso prospettico, da un inizio a una metà, "uscente" e "luminescente";


e "sublime", quel che "determina" questo breve gioco, che Vi e mi voglio regalare
"Il peso della ‪#‎storia‬ , sul palmo di una ‪#‎mano‬"


la prospettiva fotografica, l'immensità della mano contemporanea a fronte di un opera, che sancisce un periodo storico, per l'esattezza 1815 (mdcccxv purtroppo nella foto è troppo piccolo per risaltare)
e i due secoli trascorsi e la fragilità del quotidiano, nelle guerre del mondo, e la maestosità dell'immenso e grande colonnato.


pausa. 


Sto leggendo meno libri, forse, perché ora, la mia vita è degna del miglior libro. 
Grazie a tutti, nel bene e nel male ‪#‎lastoriasiamonoi‬ ‪#‎verdi‬ ‪#‎greens‬ ‪#‎egp‬manca la ‪#‎narrazione‬ ma le ‪#‎stelle‬ vedono benissimo!


l'assenza dei libri, forse, perchè i libri, siam "noi" (nessuno escluso, pagine narranti della contermporaneità)
la necessità della bontà, in questo breve frammento di vita (il ferragosto, appunto)
e per concludere, ma solo metaforicamente, non si conclude cio chè mai iniziò
quel che tutto ispirò e ispira ancora, il Giglio!



guardando in alto per trovarsi in basso, e solo cosi, poter prendere "volontà" d'elevarsi e, 

per farla breve, tornare a una lettura
‪#‎giochidestate‬

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