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giovedì 15 gennaio 2015

free jobs il lavoro gratuito da Expo2015 al Jobs Act 10 anni di SOS Fornace



da http://www.sosfornace.org/
Un decennio in cui la Fornace è stata sempre in prima linea e controcorrente a lottare per i diritti e per la qualità della vita sul territorio.In questi 10 anni ci siamo occupati del nuovo destino dell’area Alfa Romeo, bloccandone a più riprese la devastazione a fini speculativi; della Fiera di Rho-Pero, dove abbiamo soprattutto svelato per primi l’uso indiscriminato del lavoro nero di cui oggi la Fiera è ancora la più grossa piazza d’Italia.



E poi dai primi giorni della proposta di candidatura ad oggi abbiamo contrastato Expo 2015 – contro tutto e tutti – studiando i meccanismi che legano potere politico, mafie ed economia, i danni che le grandi opere e i grandi eventi portano sul territorio e abbiamo denunciato pubblicamente, prima della Magistratura, le tangenti sul primo appalto di Expo.
Ma il Centro Sociale Sos Fornace in questi anni è stato tanto altro e molto di più.
Uno spazio antirazzista animato da anni dalla scuola di italiano per migranti Lernejo ma anche dalle lotte in difesa dei Rom vessati dalla precedente amministrazione razzista di centro destra. Un luogo vissuto e condiviso con gli studenti del territorio, che hanno costruito qui vertenze in difesa della scuola pubblica e per la salvaguardia e lo sviluppo del patrimonio edilizio scolastico del territorio. Un laboratorio sulle tematiche di genere, sempre attivo nell’analisi collettiva su come attraverso la sessualità si articolino dinamiche di potere e controllo sociale radicate nell’individuo. Un laboratorio e una rassegna teatrale che ha messo in scena spettacoli su grandi opereprecarietà e mobilità con una rassegna che ha portato grandi nomi del panorama teatrale italiano a esibirsi sul nostro palco.
Abbiamo lottato a fianco dei pendolari contro lo scippo della fermata ferroviaria di Rho a favore di quella di Fiera e per la riduzione delle tariffe inique. Abbiamo lottato per la salvaguardia delle aree verdi devastate dagli interessi speculativi degli amministratori locali, bloccando il Pgt dell’amministrazione Pdl-Lega Nord guidata da Roberto Zucchetti.
La Fornace è il laboratorio dell’antimafia sociale del territorio: si studia, si approfondisce, si fa inchiesta e poi si denuncia pubblicamente, come abbiamo fatto nei mesi scorsi chiedendo le dimissioni del consigliere Addisi, difeso fino all’ultimo dal Pd e poi arrestato perché organico alla ‘Ndrangheta.
Siamo stati al fianco dei cittadini sfrattati e abbandonati dalle istituzioni, cacciati di casa dopo avere perso illavoro, come accade a tanti a causa della crisi economica. E abbiamo difeso con il sostegno gratuito degli avvocati dello sportello San Precario, i lavoratori che sono stati licenziati, che hanno subito trattamenti ingiusti o che hanno perso il lavoro dopo anni di contratti precari e che si sono rivolti a noi per ottenere un risarcimento economico e il riconoscimento dei loro diritti.
Centinaia e centinaia di presidivolantinaggimanifestazionioccupazioni e ovviamente sgomberi, manganellate, denunce e repressione da parte delle forze dell’ordine a servizio del potere marcio che abbiamo sempre denunciato, che fosse di centro destra o di centro sinistra, ma che per noi ha la stessa identica matrice.
Ma oltre a tutto questo il Centro Sociale Fornace ha per 10 anni prodotto quotidianamente cultura e socialità non mercificata. Presentazioni di libri, incontri e dibattiti, proiezioni, mostre e graffiti con le opere di artisti riconosciuti poi a livello nazionale e internazionale, per arrivare infine alla musica, con tantissime serate vissute dai giovani del territorio che hanno potuto vedere a costi contenutissimi concerti e performance di grandi artisti ma anche di tanti musicisti e Dj che si esibiscono per passione.
In tutti questi anni il Centro Sociale Fornace è stato inoltre tra gli organizzatori e i protagonisti della Mayday, il corteo parata del 1° maggio alternativo a quello dei sindacati tradizionali e rivolto ai giovani e ai lavoratoriprecari, che non hanno più rappresentanza sindacale.
A 100 giorni dall’inaugurazione di Expo il 1° maggio 2015, ci prepariamo a costruire le manifestazioni nazionali e internazionali che in quei giorni faranno da contraltare alla parata di capi di stato che si apprestano senza vergogna a parlare di cibo, dopo la grande abbuffata di mafie e politici corrotti che ne hanno caratterizzato la fase degli appalti e dei cantieri, con lo sperpero di miliardi di denaro pubblico e senza dare al territorio nemmeno le briciole, dal momento che a noi si chiede di lavorare gratis per l’onore di gente come l’amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala, o il suo ex vice, Angelo Paris, che hanno stipendi milionari e non contenti li arrotondano con le tangenti.
10 anni di Fornace, dentro e contro la città vetrina di Expo 2015!

Programma delle iniziative dedicate al decennale:
Martedì 13 GennaioFree jobs. Il lavoro gratuito da Expo 2015 al Jobs Act – Incontro con Adam Arvidsson e Andrea Fumagalli-
Giovedì 15 GennaioSwitch The Power – Un approccio al BDSM queer e femminista – “Sadomaso cocktail” con nita + “In Sana” di e con Tiger Orchid
Venerdì 16 GennaioWu Ming 2, Frida X e Terra Project in “4″ – Reading contro grandi eventi e grandi opere
Sabato 17 GennaioDancehall Reggae night con Vito War, Raphael e Fornace reggae all-stars
Domenica 18 GennaioSerata di spettacolo e animazione teatrale No Expo a cura del Laboratorio teatrale della Fornace

Un ringraziamento particolare va a Paolo Castaldi, fumettista e illustratore che ci ha regalato il manifesto del decennale, andando così ad alimentare le economie del dono e dell’abbondanza, unici antidoti a crisi, austerità e mercificazione. Grazie Paolo!

Centro sociale Sos Fornace



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