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martedì 21 agosto 2012

Pedalando in Val Susa (parte 1)

Estate, tempo di vacanze! io vado in val Susa al campeggio NoTav e voi che fate?
per parafrasare un vecchio tormentone estivo..
Ma andiamo con ordine, quanto meno cronologico!
venerdì 17 agosto,  insieme ad altre "individualità" dell'Est Ticino partiamo per Chiomonte, centro Geomagnetico fondamentale per le sorti del pianeta, come già il nome testimonia (per i naturopati il gioco è presto fatto, basti il "chi", poi la "fertilità" della "O" femminina e... come il piemonte è ai piedi del monte, il monte finale si intende agilmente!) e fondamentale per le magagne di questo truce e catastrofista momento politico, dove tutti i "servi", sono conniventi, nel voler sventrare la sacra Montagna, protetta dall'arcangelo Michele... ops, dimenticavo l'elenco dei servi tutti; iniziamo dal Pdl e Lega, per dirla a destra, per passare dall'udc (quella di Casini.. non dei casini) all'Italia dei Valori (non si sa quali.. forse quelli linguistici dimenticati dal magistrato Di Pietro, si mormora che condannasse e assolvesse a prescindere dalla propria intenzione, perchè non sapeva esporla) al Pd e a Sel, ovvero, citando Pirandello i "sei (contando tutti gli iscritti! n.d.r.) personaggi in cerca d'autore".  Poi l'elenco prosegue con i vari lacchè del reame del malaffare: le ditte appaltatrici (la mafia, si sa, ha buoni contatti.. dice la magistratura), i militari (e pareva di essere in guerra!!!), gli stolti tutti....  
Insomma, per riepilogare a scanso di equivoci, al buco nella montagna e al trenone inutile sono contrari tutti quelli che vivono in valle, tranne quelli che da lontano, vogliono guadagnare sulle vite delle persone.

ops.. solito Gibo.. mi son perso nell'intro! Ma veniamo a noi e alle vacanze belle e ribelli!

Magenta station! Arriva il treno, carico la mia fida bicicletta e.. ovviamente, manca la carrozza bici, anche se il simbolino "bici" è presente nel tabellone. (Come fanno a pensare alla TAV se non riescono a gestire due trenini super lenti?! domanda più che pertinente!)
Il viaggio trascorre tranquillo, a parte una sosta inaspettata dopo Vercelli che ci lascia scorgere il funesto mostro della centrale nucleare di Trino Vercellese.
Arriviamo a Torino, prendiamo il treno per Chiomonte e... qua lo scomparto bici c'è, ma senza i ganci.. ed ecco che arriva il primo incontro "significativo"! L'ispettora della regione piemonte! Facciamo subito notare l'assenza dei ganci porta bici; prima di guardare lo scomparto, l'ispettrice esclama: "saranno stati tolti".. e invece andiamo a guardare e.. scopriamo che non sono mai stati messi. Bene bene, prima osservazione per l'ispettrice che solerte segna il tutto sul suo taccuino; seconda osservazione, anche se siamo ad agosto, il treno è stracolmo. Interviene una ragazza di 16 anni, in compagnia del fratellino di 12, che ci racconta le disavventure quotidiane di quando deve andare a scuola e il fatto che d'inverno le porte si son ghiacciate varie volte e non riuscivano a scendere dal treno (ridere per favore.. se no mi metto a piangere anch'io!   e questi vogliono fare la tav?! bo!)
Ultima nota sul viaggio, la simpatica controllatrice ci avverte che l'ultima carrozza è fuori visibilità del conducente e ci conviene spostarci due carrozze avanti, onde evitare la ripartenza del treno mentre scarico la bici. (!!! ringraziamo l'umanità della signora e raccogliamo la disumanità delle ferrovie)
CHIOMONTE!!!
Finalmente quasi a destinazione, si respira che è una meraviglia! Ci dissetiamo alla fontanella del 1300 fuori dalla stazione, con quest'acqua ghiacciata e intensa, quasi elettrica dalla sensazione che da. Non siamo ancora al campeggio e abbiamo già a che fare con pericolosissime Black Block, le quali portano in giro le loro armi e violenza, mascherandole sotto forma di fotografie e libri!!! Fortuna si tratta di libri di piccole dimensioni.. consideriamo, solidarizzando con le forze di occupazione della valle.. sai che male se portavano una "Treccani" e te la tirano in testa!!!!
Dopo un buon caffè (d'orzo) ci avviamo verso il campeggio; il nostro amico venuto a farci da "comitato d'accoglienza" ci mette fretta, perchè dopo il cambio turno, arrivano i caramba e c'è il rischio che per fare i "brillanti" ci facciano perdere un paio d'ore mentre leggono i documenti (manco avessi come carta d'identità la divina commedia, penso io).
Arriviamo in campeggio e... (ora faccio il serio e scusate l'ironia velata di prima) mi si apre il cuore alla vista del cartello "Terra NO TAV qua comanda il popolo e il governo ubbidisce", mi torna alla mente Oventik e il Chiapas, terra dei figli dei padroni della terra, i maya, dove gli indigeni si sono autorganizzati per riconquistare la dignità negata dall'invasore bianco.
Ritrovo il campeggio organizzato meglio dell'anno scorso, posizioniamo le tende, ovvero, gli altri mettono la tenda, io ho già in testa di voler dormire nel mio sacco a pelo sotto il manto stellato (necessità di milanese vittima di inquinamento luminoso a cui han rubato le stelle!).
Il campeggio è attrezzato all'insegna dell'ecosostenibilità; non quella della green economy fatta delle stupidate superflue per mantenere la vita idiota e consumista come prima, ma di innovazioni e tecnologie "dolci" nel rispetto del pianeta e di chi lo vive.
In una parola, il senso di "comunità" e di "responsabilità", basti citare l'esempio dei bicchieri: non si usano bicchieri usa e getta, ma previa una "cauzione" di 1 Euro si riceve un bicchiere e ognuno avrà cura di pulirlo e portarselo con se. Le piccole cose che fanno un mondo migliore!!!
Ora potrei passare al "must" di tutto il mondo, ovvero la cena.. ma questo sarà il prossimo post. a presto

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